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L’Astrologa che vorrei – Come ho scoperto l’Astrologia

Spesso racconto di come sono arrivata allo studio dell’Ipnosi, raramente di come invece ho approcciato l’Astrologia ormai più di 10 anni fa.

No, non sono una di quelle astrologhe che ha iniziato ad osservare le stelle e a fantasticare sul loro significato fin da piccola… Sarà anche che il cielo di Milano di stelle non riesce a mostrarne poi molte, purtroppo, ma all’astrologia sono arrivata piuttosto tardi, poco oltre i 30 anni.

L’Astrologo di famiglia

Fin da piccola però, questo devo dirlo, in famiglia c’è sempre stata una certa apertura allo studio di discipline legate alla divinazione, al mondo dei simboli e all’occulto: mia madre si occupa da sempre di Tarologia e c’era comunque l’abitudine di andare una volta all’anno a fare “il punto della situazione” dall’astrologo. Il nostro astrologo ai tempi era un signore sudamericano, che ad oggi non sono riuscita precisamente a ricostruire che tipo di astrologia facesse, ma sicuramente univa quella indiana a quella occidentale. Fu il primo dal quale sentii nominare la testa e la coda del drago (aka i Nodi Lunari).

Nonostante questo, però, l’Astrologia mi sembrava un universo complicatissimo e distante anni luce da me.

Passano gli anni, viene a mancare il nostro astrologo di fiducia e mia madre incontra per puro caso ad una conferenza l’autore di un libro sui Tarocchi che aveva studiato anni prima: lui era a Milano per tenere alcuni seminari astrologici aperti anche a chi non avesse esperienza nel settore e così andammo insieme.

Paure e credenze limitanti mi hanno tenuta per anni lontana dallo studio dell’Astrologia

Un seminario sulla testa e la coda del Drago. Di nuovo loro. I nodi lunari, le basi dell’Astrologia Karmica, di cui io ancora ignoravo completamente l’esistenza. Per me l’Astrologia era Astrologia, punto.

Fu lì che, pur non sapendo veramente nulla di case, pianeti o aspetti, mi resi conto che forse avrei potuto imparare.

Ho iniziato a studiare astrologia abbastanza tardi perché pensavo fosse difficilissimo: avevo una credenza limitante enorme, che mi ha fatto rimandare di diversi anni l’inizio del mio percorso. Non ero pronta, perché non credevo neppure di poter imparare.

Eppure di cose difficili nella mia vita ne ho imparate parecchie… La laurea in giurisprudenza non è stata esattamente una passeggiata di salute. Però chissà perché mi ero convinta di non potere. Forse mi sembrava tutto eccessivamente tecnico, mi immaginavo temi natali da erigere a mano, con calcoli complicatissimi e libroni polverosi, e stavo ferma lì, nelle mie paure.

Il cambiamento

Ma ad un certo punto qualcosa è scattato: stavo per diventare madre, Saturno transitava sulla mia Luna, Giove sul Sole e Nettuno e Chirone sull’Ascendente, e decisi di provare. La curiosità ha avuto la meglio sul timore, non lo so, o forse è stato solo un pizzico di coraggio al momento giusto, con Marte trigono al mio Sole. Ho contattato l’astrologo del seminario e gli ho chiesto di insegnarmi.

A quel punto si è veramente aperto un mondo davanti a me e per ogni cosa che imparavo altre dieci ne volevo sapere. Ho iniziato a conoscermi più profondamente, a capire meglio chi sono e cosa faccio qui, e nel tempo sono riuscita anche ad allinearmi alla mia missione di vita e a comprendere meglio anche chi ho accanto. Ho iniziato a osservare i transiti e a verificarli nella mia vita, dal passato al presente.

È pur vero che leggere il proprio tema natale è forse il punto di partenza di chiunque si approcci allo studio dell’Astrologia, ma è anche il punto di arrivo più difficile: non si è mai abbastanza obiettivi quando si tratta di noi! Non è nemmeno solo una questione di obiettività, è proprio che alcune cose per essere viste e ammesse richiedono un certo livello di consapevolezza, e fino a quando non si raggiunge quel livello non importa quanto palesi siano o quanto le abbiamo sotto il naso: non le vediamo, punto.

E a volte la consapevolezza si raggiunge solo a seguito di grandi dolori, e quando poi riprendi in mano il tuo tema natale ti accorgi che forse in effetti Saturno messo lì è proprio un blocco, e Nettuno in effetti ti offusca… E Chirone, beh, ma proprio lì doveva stare?!

L’Astrologa che vorrei

Nel cercare risposte per me però mi sono accorta che, lungo il percorso, potevo aiutare anche altre persone a trovare le proprie. Così ho iniziato con le consulenze, e poi con i corsi. Anzi, prima con i corsi e poi con le consulenze. E andando avanti ho scoperto che pochi astrologi fanno l’Astrologia che risuona a me, che mi rispecchia così bene (e questo è giusto e normale, ognuno trova le modalità che lo rispecchiano meglio, e tutti siamo diversi), e non nego che nel tenere corsi la mia stella polare è formare l’Astrologa da cui IO vorrei andare: che sia preparata, etica, aperta, capace di lasciarsi guidare dall’intuizione ma senza perdere contatto con i simboli. Rassicurante, ma capace di dire le cose come stanno… Anche a chi in quel momento non è pronto a vederle.

Che poi è proprio l’Astrologa che cerco di essere io ogni giorno.

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Come ipnosi e astrologia ti portano oltre la Barriera del Terrore

Forse non lo sai, ma potresti essere bloccato dalla Barriera del Terrore.

Leggi fino in fondo se:

  • sei in un momento di vita in cui stai affrontando un cambiamento profondo;
  • ti trovi in una situazione che ti soffoca, personale o lavorativa, dalla quale non riesci ad uscire;
  • hai un obiettivo importante ma ti rendi conto che per raggiungerlo dovrai affrontare una grossa trasformazione.

Il tuo scopo di vita è fuori dalla tua zona di comfort

Astrologicamente, lo scopo di vita è rappresentato da diversi simboli: il Sole, la decima casa e, senza ombra di dubbio, il nodo nord.

Quest’ultimo, il punto che più di tutti rappresenta la nostra missione animica, ciò che dobbiamo imparare in questa vita, è completamente fuori dalla nostra zona di comfort. Rappresenta quel settore, quell’attività o quell’esperienza che tanto ci attrae quanto ci spaventa.

Ecco perché se hai un’idea che ti spaventa ed entusiasma nello stesso tempo, allora è probabilmente la strada giusta da seguire per raggiungere la vita che desideri.

Se ti trovi in questa fase, di spavento e di entusiasmo, sei nella fase del “conflitto”: si tratta di un conflitto interiore, una situazione nella quale anche se i risultati che ottieni sono ancora quelli che non vuoi, comunque ti senti a tuo agio perché sei nella tua zona di comfort. Nello stesso tempo aspiri a qualcosa di più e sogni come potrebbe essere la tua vita se riuscissi a prendere il coraggio a due mani e a procedere nella direzione che tanto ti attira.

La Barriera del Terrore

Ecco cosa accade se continui ad alimentare quella nuova idea: nel momento in cui essa si installa nel subconscio e si scontra con la tua precedente visione del mondo, il sistema interno va in tilt: dubbio, ansia e preoccupazione ti tormentano. Questo accade perché i due paradigmi sono contrari e incompatibili tra loro: dunque uno deve sparire.

O torni dov’eri, oppure vai avanti, ma così non puoi stare. L’idea nuova ti spinge avanti, l’idea vecchia ti riporta indietro. Sei spaventata dall’andare avanti, ma non vuoi tornare indietro e non puoi stare ferma. Questo punto di discomfort è esattamente quello della cosiddetta Barriera del Terrore (ne ho parlato in questo articolo, clicca qui).

La reazione del 97% delle persone

A questo punto la maggior parte delle persone si rifugia nella zona di comfort, accontentandosi della vita insoddisfacente che tanto detesta ma che teme di mettere a rischio: insoddisfacente ma certa. Questo meccanismo di resa è travestito e accompagnato da pensieri che lo giustificano, creati dalla vecchia te che non vuole lasciare il posto alla nuova, che ti convinceranno che sia meglio così, che alcune cose non vanno cambiate, che è troppo rischioso, ecc.

Il sollievo

Ed ecco che la prima reazione che hai di fronte a questa resa è di sollievo.

Quando rinunci ai tuoi sogni, paradossalmente ti senti più tranquilla.

Come si fa quindi per superare la Barriera del Terrore senza farsi bloccare?

  1. Riconosci che hai semplicemente introdotto una nuova idea, che non si mescola ancora con quella vecchia che hai di te stessa;
  2. Continua a nutrire quell’idea nuova con gratitudine e fede.
  3. Pensa e ragiona sui modi che potrebbero aiutarti a farla crescere, pensa ai benefici, continua a pensarci. La paura ti può portare a smettere di pensarci, a non pensarci più, ma più ci pensi più quella si imprime nel subconscio e prende forza.

Continua a spingere verso quel territorio sconosciuto di cui ti sei innamorata: nutri quell’idea. Se lo fai, stai già facendo passi in avanti verso l’abbattimento della Barriera del Terrore. E poi non farlo da sola: fatti aiutare.

Una lettura karmica e una sessione di ipnosi possono esserti di enorme aiuto a superare quel momento di blocco dandoti il coraggio che deriva dalla conferma di essere sulla strada giusta.

In ogni caso, se ti trovi sulla barriera del terrore hai solo due possibilità: o torni indietro oppure procedi verso la libertà.

Ipnosi regressiva per superare la Barriera del Terrore

L’ipnosi regressiva è uno strumento potentissimo per accrescere la consapevolezza del tuo percorso evolutivo, ma soprattutto per comprendere più a fondo quei nodi che porti con te sul piano karmico e che nonostante gli sforzi ancora non riesci a risolvere in modo soddisfacente.

Grazie ad un’esperienza di ipnosi regressiva puoi renderti conto di aver vissuto altre volte, chissà quante, le stesse dinamiche che ancora oggi ti bloccano. E’ un’esperienza potentissima, perché te ne rendi conto non in modo razionale, usando ricordi e ragionamenti, ma sul piano emotivo. Ti accorgi che non importano tanto le circostanze, in quanto sono le tue sensazioni, i tuoi sentimenti e il tuo dolore gli elementi a cui sei rimasta attaccata e che non riesci a lasciar andare, al punto da rivivere ancora e ancora esperienze che rievocano quel sentire.

Non è più una novità, ma ormai una realtà ben nota sul piano delle neuroscienze, che il dolore e in generale le emozioni negative creino una vera e propria dipendenza e che creino delle abitudini di pensiero negative e controproducenti, che tengono intrappolate tante persone in una vita di sofferenza ben al di sotto delle loro reali possibilità di sviluppo.

Tali abitudini si radicano fin da quando sei piccolo, derivano dall’ambiente che ti circonda, dalla famiglia di origine e anche da alcune esperienze traumatiche vissute in vite precedenti, talmente scioccanti e dolorose che ancora non sei riuscito a liberartene.

La bella notizia è che con l’ipnosi è possibile intervenire e modificare direttamente nel subconscio quelle abitudini di pensiero controproducenti e limitanti, sostituendole con nuove convinzioni e nuove abitudini più funzionali al benessere personale.

Astrologia Karmica per vincere la Barriera del Terrore

L’Astrologia Karmica, d’altra parte, ti permette di entrare in contatto con le “istruzioni per l’uso” della tua Anima, con quel linguaggio simbolico che, debitamente tradotto, riesce a dare forma e un significato più ampio a quanto emerge alla memoria durante una sessione di ipnosi.

Perché ho visto proprio quel momento? Perché ho rivissuto quel dolore? Cosa devo fare per passare oltre e adempiere alla mia missione di vita? Quali sono le nuove convinzioni, le nuove consapevolezze, anche le risorse che mi occorrono per raggiungere il mio scopo di vita e percorrere con successo la strada del mio percorso evolutivo?

Dunque l’abbinamento tra queste due discipline è incredibilmente potente e risolutivo: una mostra la strada, l’altra permette di percorrerla velocemente e con successo.

Chiara

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Ipnosi regressiva: le risposte alle principali obiezioni

Spesso scrivo di Astrologia karmica, più raramente di ipnosi regressiva.

Non c’è dolo in questo, solo che quello per le pratiche ipnotiche è un amore molto più recente di quello astrologico, ormai più che decennale. Però, oltre alla passione, inizio ad avere anche un po’ di esperienza, per cui vorrei condividere con te oggi le risposte alle principali obiezioni che mi vengono fatte in proposito.

1. Ogni giorno vai in stato ipnotico senza saperlo

Pensa che in realtà quotidianamente e più volte al giorno vai in stato ipnotico: ad esempio quando ti fissi a guardare qualcosa, o quando percorri sempre la stessa strada e lo fai “in automatico”, senza farci caso. Ecco, si tratta di situazioni in cui sei andata spontaneamente in stato ipnotico. Come vedi nulla di cui aver paura.

2. L’inconscio vigila sempre

Poi è importante capire cosa esattamente ti preoccupa: se pensi all’ipnosi esclusivamente come quella regressiva che può riportare alla luce traumi o antichi dolori, ok, la tua preoccupazione è sicuramente fondata, ma devi tenere presente una cosa importante, cioè che il tuo inconscio ha sempre una funzione di vigilanza e controllo rispetto a tutto quello che emerge durante una sessione. Ovvero, in altre parole, nulla mai emerge che tu non abbia bisogno di vedere in quel momento o non sia pronta ad affrontare.

3. Emerge solo ciò che ti serve e che puoi gestire

Vero è che possono emergere traumi o momenti dolorosi, di questa o altre vite, ma quando accade è sempre per portare alla luce della tua consapevolezza qualcosa che si muove in profondità e che inevitabilmente ti condiziona anche se non lo sai. O magari lo sai benissimo ed è proprio quello che ti spinge a fare questa esperienza: trovare una vita d’uscita.

Per fare una parentesi astrologica sull’argomento, i momenti più adatti per questo tipo di indagine sono quelli segnati da transiti importanti di Plutone sui pianeti personali: Plutone rappresenta infatti proprio quelle ferite che giacciono nel subconscio e che per essere sanate hanno bisogno di essere viste e integrate nella personalità.

4. Non perdi mai il controllo

Altra obiezione piuttosto frequente è “non voglio perdere il controllo”. Anche qui ti voglio rassicurare: in stato ipnotico non si perde mai il controllo, anzi, c’è sempre la coscienza che vigila e fa in modo che non accada nulla che sia contrario al tuo interesse e alla tua salute. Non solo: al termine dell’esperienza ipnotica ricorderai tutto, e potrai comunque interromperla in qualsiasi momento con un atto di volontà.

L’ipnosi però non è solo questo.

Cosa può fare l’ipnosi per te

E’ anche possibile utilizzare il processo ipnotico per modificare le tue credenze limitanti, le tue affermazioni negative e tutti i pensieri che nel tempo si sono automatizzati e le convinzioni che danneggiano la tua immagine personale e ostacolano il tuo benessere e il raggiungimento del successo.

Se già conosci il potere delle affermazioni positive (ne ho parlato qui) pensa a quanto più potenti possono essere se effettuate in stato ipnotico, e quindi fatte entrare direttamente nell’inconscio. Sicuramente possono penetrare più in profondità ed essere efficaci in modo molto più rapido.

Ad oggi ho sperimentato personalmente diverse pratiche ipnotiche, sia per il trattamento delle fobie, sia per lavorare sulle mie convinzioni limitanti, e naturalmente diverse regressioni a vite passate, e ho sempre potuto constatare un cambiamento nella mia prospettiva: una maggiore consapevolezza rispetto ad alcune circostanze che posso tranquillamente definire appartenenti al mio percorso karmico e anche la risoluzione di alcune problematiche importanti.

Allo stesso tempo sto riscontrando tantissime conferme da parte delle clienti che si rivolgono a me come astrologa karmica e poi decidono di sperimentare una ipnosi regressiva per aumentare la propria consapevolezza del percorso che stanno vivendo, o viceversa, decidono di partire dall’ipnosi regressiva e poi mi richiedono la lettura karmica del tema natale in modo da essere aiutate a comprendere con maggiore chiarezza qual è la strada da seguire.

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L’effetto Zeigarnik e il karma

Se hai mai avuto una canzone in loop in testa che non se ne va, hai sperimentato il cosiddetto Effetto Zeigarnik, dal nome della psicologa che per prima lo identificò circa un secolo fa. Lo stesso effetto Zeigarnik può tenerti bloccata in una relazione karmica: vediamo come è possibile liberarsene.

Secondo l’effetto Zeigarnik, il cervello si focalizza su ciò che è rimasto in sospeso

E’ un meccanismo che non riguarda però solo le canzoni: in generale il cervello si blocca su ciò che sente come irrisolto, mentre lascia andare ciò che ritiene concluso.

Per il caso della canzone, probabilmente ne avrai sentito uno spezzone in radio, o da qualche altra parte, e per il tuo cervello è come se fosse rimasta inconclusa.

Ecco la soluzione: ascoltare tutta la canzone te la toglierà dalla testa.

Questo accade non solo con le canzoni, ovviamente.

È lo stesso meccanismo che non ti permette di mollare quando sei a metà di un progetto o di una attività e ti fa tornare lì con il pensiero fino a quando non lo ritieni concluso.

L’Effetto Zeigarnik ti può tenere bloccata in una relazione karmica

Purtroppo, è anche lo stesso meccanismo che ti tiene appesa ad una relazione che si interrompe bruscamente, o che per qualsiasi ragione non è possibile vivere appieno.

Di fatto è lo stesso meccanismo che governa anche il Karma.

L’Anima torna a concludere ciò che è rimasto in sospeso in vite passate: traumi non elaborati, relazioni non vissute, obiettivi non raggiunti. Ed è davvero così: quell’energia è così forte che di vita in vita è in grado di riportare la nostra Anima a rivivere situazioni simili finché non impariamo la lezione.

Il punto è che a volte non è così semplice come ascoltare una canzone fino alla fine, perché le circostanze si complicano, alle difficoltà esterne si sommano le nostre ferite più profonde e poi ci accorgiamo che in realtà la lotta più dura avviene all’interno di noi stessi e non con il resto del mondo, come forse sembrava in un primo momento.

Nel vivere le nostre vite in questa dimensione abbiamo tutti, chi più chi meno, accumulato nel tempo esperienze, traumi e dolori assortiti che ci accompagnano sotto forma di paure, rabbia, malinconie, forme depressive, ecc. Ed ecco che decidiamo ogni volta di tornare, di ciclo in ciclo, per risolvere tutto questo.

Come si risolve?

A volte può essere risolutivo riuscire davvero a raggiungere quell’obiettivo mancato, a volte si tratta di guarire una ferita, ma sempre, se vogliamo uscire dalla ruota del karma, dobbiamo imparare a lasciare andare.

Una delle cose più difficili che mi sia mai capitato di dover imparare è proprio questa: lasciare andare tutto ciò che nella mia vita non ha funzionato. Chiudere i sospesi. Non rimuginare più sul non detto o sul non fatto.

Secondo il buddismo tibetano, tutto ciò che al momento della morte rimane in sospeso a livello energetico porta l’Anima e il Karma a progettare il ritorno in un’altra vita. Perciò, non sapendo quando sarà il nostro momento, dovremmo ogni giorno vivere lasciando andare: non restare mai attaccati a dolori, relazioni, traumi, progetti, gioie o sofferenze.

Questo è forse il significato più vero e profondo di un termine che ultimamente è fin troppo abusato: “fluire”. Non so a voi, a me vengono in mente giovani donne che danzano agitando nell’aria veli colorati e leggerissimi. Mah.

Comunque, dovremmo scorrere attraverso le giornate, e quindi attraverso la nostra vita, come un ruscello: essere freschi e sempre nuovi, e non restare attaccati a nulla di ciò che vediamo passare intorno a noi.

Bisogna quindi chiudere il più possibile i cicli, evitando i sospesi, portando a termine i compiti e concludendo i rapporti e le attività con chiarezza, ma purtroppo questo non è sempre possibile.

Una soluzione può essere l’ipnosi

Il processo ipnotico può essere di aiuto, dal momento che attraverso di esso è possibile riprogrammare l’inconscio e creare nuovi percorsi mentali, aiutando ad abbandonare quelli vecchi e ormai disfunzionali.

È facile? È difficile? Beh, non è questo il punto. Il punto è che se sei qui la tua Anima ha deciso di tornare, dunque hai qualcosa da lasciare andare. Ci riuscirai? Diciamo che sei tornata apposta almeno per andare in quella direzione, e provare e riprovare finché non troverai il modo.

Se ti senti bloccata ricordati di chiedere aiuto.

Chiara

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Il percorso evolutivo è come una brace ardente

Molte persone si rivolgono a me per cercare aiuto nell’individuare il proprio percorso evolutivo, ed è bellissimo leggere l’entusiasmo sui loro volti quando si rendono conto che in effetti quel percorso così faticoso, difficile e accidentato che stanno provando a percorrere, quel percorso a causa del quale le persone che hanno accanto spesso li disapprovano, non li comprendono e a volte li criticano, sì, proprio quel percorso fa parte del disegno della loro Anima e no, non sono matti se hanno deciso di percorrerlo comunque, non importa a che prezzo.

Che dice l’Astrologia sul percorso evolutivo?

Alcuni arrivano da me già avanti nella propria strada, solo per curiosità, giusto per vedere se l’astrologia “dice qualcosa in proposito”;

Altri arrivano con solo una vaga idea in mente, ma spinti dall’irrequietezza, dal desiderio di capire meglio cosa l’Anima sta cercando di dire loro, e si entusiasmano moltissimo quando sentono che il loro tema natale conferma proprio quella strada ancora così sfumata davanti a loro.

Altri ancora arrivano sperduti, scoraggiati, perché le persone intorno non li capiscono e loro sono così tentati di rientrare nella zona di comfort e dire che “ok, non fa nulla, lascio perdere, ho solo giocato”.

Tutti però arrivano sentendo che devono fare qualcosa, che c’è un percorso, una lezione da imparare, una strada da seguire. Sanno anche che non è facile, che potrebbero fallire… Anzi, magari hanno già fallito molte volte, ma comunque ci riprovano, perché hanno dentro un fuoco che non si estingue.

A volte magari sembra spento, ma in realtà cova sotto la cenere e non aspetta altro che la giusta spinta per ritornare ad ardere e scoppiettare. A volte quella spinta riesco a fornirla io, a volte magari no e sarà qualcun altro ad aiutarli, ma quella brace la riconosco sempre perché è la stessa che arde dentro di me.

La conosco bene e so che non si può spegnere, perché anche io sono andata mille volte vicina a quello spegnimento: a volte perché ho trascurato il fuoco e ho semplicemente smesso di alimentarlo, altre volte perché qualcuno è passato e magari pensando che fosse pericoloso ci ha tirato sopra una bella secchiata d’acqua…

Ma la brace è sempre lì.

Anche se non la guardi, anche se la ignori e cerchi di soffocarla.

Anche se lasci che qualcuno ci butti sopra dell’acqua.

Non significa che la alimenterai, anzi, potresti anche passare la vita facendo finta di dimenticartene.

Fingendo che non sia poi così importante.

E magari riuscirai a non pensarci per anni, salvo poi svegliarti una mattina e scoprire che hai un rimpianto.

Il Nodo Lunare Nord ti indica il percorso evolutivo

Astrologicamente quella fiamma, quel percorso, quella brace ardente è rappresentata dal tuo Nodo Lunare Nord, anche noto come Testa del Drago: è un simbolo che rappresenta sempre un’area fuori dalla tua zona di comfort. E’ diversa per ognuno, per qualcuno può essere l’indipendenza emotiva, per qualcun altro l’empatia, la connessione, l’indipendenza economica, ecc.

E’ ciò che la tua Anima vuole provare, vuole sperimentare, da cui è potentemente attratta ma allo stesso tempo spaventata, perché rappresenta l’ignoto: esperienze nuove, mai provate, in cui il margine di errore può essere elevato.

Tuttavia errore ancora più grande sarebbe quello di non provarci neppure rifugiandosi nel comodo nido che offre il Karma, l’abitudine, la ripetizione tranquilla delle stesse situazioni ormai note e conosciute: il tuo Nodo Lunare Sud.

I nodi lunari rappresentano il tuo percorso evolutivo: da dove provieni, quali circostanze ti hanno segnato, quali nodi ti porti da sciogliere, e verso dove stai andando, quali sono le esperienze da conoscere e da provare, dov’è lo spazio per la crescita.

Se vuoi vivere una vita ricca di significato e arrivare all’ultimo giorno senza rimpianti, farai bene a camminare speditamente verso il tuo nodo nord. Non importa a quale costo.

Se invece vuoi arrivare alla fine della tua vita piena di rimpianti e con la sensazione di aver sprecato un sacco di tempo, accomodati verso la ripetizione delle dinamiche trite e ritrite che il tuo Nodo Sud descrive.

Ci vuole coraggio per perseguire la propria crescita, per guardarsi dentro e scegliere l’ignoto.

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Saturno come simbolo di speranza e rinascita

Perché Saturno in questa nuova veste?

Storicamente, i romani nel periodo natalizio festeggiavano il Sol Invictus, in onore del dio Mitra, festeggiamento che trae origine dall’osservazione degli astri: il solstizio d’inverno, la giornata più buia e corta dell’anno, quella in cui il Sole sembra essere sconfitto dalle tenebre, è anche il momento in cui le giornate ricominciano ad allungarsi.

Saturno insegna: il momento della ripresa segue la più buia disperazione

Sarà capitato anche a te in qualche momento della vita: il momento più doloroso, nel quale non vedi alcuna speranza, e poi il lieve, ma costante, recupero.

Questo celebrano queste feste, e per questo le amo così tanto. Si festeggiano la Speranza e la Rinascita.

Tutto ciò accade sotto il patrocinio del Capricorno e quindi di Saturno.

Interessante, vero? Perché Saturno è il pianeta i cui transiti sono forse i più famosi e temuti… Ed è vero, possono essere tremendi, ma contengono in sé il seme della rinascita.

Sono trasformativi, permettono di accedere, se non ti lasci spezzare, ad un nuovo te più adulto, forte e potente.

Il Signore del Karma

Spesso i transiti di Saturno hanno anche a che fare col karma personale: il Signore del Karma con i suoi transiti è come un anziano maestro che impone ai suoi allievi una verifica, e chi la supera progredisce.

Chi non la supera deve invece ripetere l’esperienza. Senza possibilità di copiare!

Se stai affrontando un transito di Saturno lo sai, lo senti. Ricordati sempre questo, e affrontalo a testa alta e con il sorriso.

Spesso mi capita di dire che i transiti, soprattutto quelli difficili, vanno assecondati… perché provocano tanto più dolore quanto più è forte la nostra resistenza al cambiamento che ci impongono.

Ovvio, non è sempre facile e ci sono dei cambiamenti che proprio non vogliamo affrontare, ma bisogna lasciare andare, perdonarsi per i propri errori e continuare a camminare, un piede davanti all’altro, senza indulgere in rimorsi e rimpianti ma fare tesoro di quanto si è imparato per non cadere nuovamente negli stessi schemi.

Non è facile, lo so, ma è il mio augurio per voi per l’anno che sta per iniziare: imparare a lasciare andare il passato, perdonarsi e guardare avanti con fiducia.

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Il Sole, centro della personalità

Il Sole, astronomicamente, con il suo consistente campo gravitazionale è colui che mantiene i Pianeti nelle rispettive orbite.

Se d’un tratto scomparisse, uno dei numerosi quanto spiacevoli effetti della sua assenza sarebbe quello di vedere i pianeti fluttuare via nello spazio.

Il significato Astrologico del Sole

Questo ci dà un primo indizio anche sul significato astrologico del Sole: così come nel sistema solare, anche nella personalità, il compito del Sole è tenerti insieme. Tutto ruota intorno al Sole.

E’ il centro gravitazionale della tua personalità ed è ciò che ti tiene unito.

Quando devi prendere una decisione difficile, una di quelle che ti fanno perdere il sonno e per le quali non c’è lista dei pro e dei contro che tenga, quando alla fine arrivi ad una soluzione, in quel momento il Sole è quella parte di te che dice “Ok, è deciso, si fa così” e le parti di te che non concordano non possono fare altro che farsene una ragione.

Questo tipo di osservazione ci porta ad un termine prettamente psicoanalitico: “Ego”. Mi riferisco al significato psicoanalitico per togliergli quel senso negativo di eccessiva autovalutazione di sé o arroganza, che è comunque parte dell’aspetto negativo di questo simbolo.

Il Sole ti dice chi sei veramente

Per sapere chi sei veramente, conoscere i tuoi valori e agire di conseguenza costruendoti una vita ricca di significato, occorre dare una forte risposta al simbolo rappresentato dal tuo Sole natale.

E’ naturale e giusto che tu sia il personaggio centrale della tua storia personale, anzi, diventa un problema quando al centro della tua storia poni qualcun altro; soprattutto se il tuo tema natale è di tipo attivo, è importante che tu viva una sana identificazione con il tuo Ego, cioè con il tuo Sole.

Come accennavo, un funzionamento eccessivo dell’ego solare crea problemi, ma anche un funzionamento scarso è ugualmente problematico: in entrambi i casi il sintomo principale è che l’idea che una persona ha di sé stessa è fortemente divergente da chi è in realtà.

A ognuno di noi accade in qualche misura. E si tratta sempre di una ferita dell’ego: ma nel primo caso pensiamo di essere veramente il centro dell’Universo e ci crediamo quindi davvero molto più importanti degli altri, mentre nel secondo caso non ci valorizziamo abbastanza perché pensiamo di non valere.

Altro tema legato al Sole è quello della autogiustificazione: l’ego adora trovarsi giustificazioni che gli consentano di avere sempre ragione, non importa quanto male si comporti.

Prendersi cura del proprio Sole è il segreto della salute e della vitalità: non possiamo fallire se vogliamo vivere una vita ricca di significato.

 

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Luna ed emozioni nel tema natale

In questa giornata di Luna piena in Gemelli di nuovo mi sento ispirata a parlarvi della Luna nel Tema Natale.

Spesso nei testi di astrologia si trovano parallelismi tra segni e case, ad esempio: se hai la Luna in Ariete, o in prima casa, leggi a pagina x, se è in Vergine o in sesta casa vai a pagina y. Come spesso ripete il mio mentore, Steven Forrest, anche nelle sue conferenze, questo provoca alcuni fraintendimenti: tipo che segno e casa sembrano essere la stessa cosa, come se fossero intercambiabili, mentre ovviamente non è proprio così.

Il significato della Luna

Vero è che ci sono delle corrispondenze, delle energie simili senza dubbio, ma il pianeta rappresenta sempre il COSA, il segno zodiacale il COME e la Casa l’AREA della vita in cui quell’energia si manifesta maggiormente.

Quindi restando sul tema di oggi: la LUNA rappresenta la sfera emotiva e i sentimenti, tutto ciò che si muove nella pancia, ovviamente sia in positivo che in negativo. Gioia, euforia, tristezza, serietà, calma, vergogna, disperazione, trionfo, maestosità, timidezza, vendetta, generosità, meraviglia, sono tutte espressioni lunari in quanto risposte affettive ed emotive che ci rendono umani.

Ma c’è molto di più.

Hai presente quando avverti una sensazione che non sai spiegare? Quando senti di essere un’Anima incarnata in un corpo umano, quando ti affidi all’intuito e poi scopri di aver fatto bene? Ecco, dentro ognuno di noi, anche nelle persone più razionali, c’è un altro punto di vista che spesso non concorda con le deduzioni più ragionevoli e oggettive. Dentro ognuno di noi c’è un secondo centro di percezione, il nostro mistico innato, quella parte che si stupisce e meraviglia davanti ad una notte stellata o ad un tramonto.

Gli astrologi chiamano Luna questo secondo centro di percezione.

Limitare il significato della Luna alla semplice sfera emotiva significherebbe ignorare tutto questo, ma certamente quando la identifichiamo come il simbolo dei nostri sentimenti non sbagliamo.

La capacità di provare sentimenti

Tuttavia, rappresenta anche la capacità di provare sentimenti verso tutto ciò che integra il mondo spirituale in quello materiale: puoi “sentire” che la vita continua oltre la morte del corpo fisico; puoi percepire la presenza di qualcosa di più grande di te, che potresti chiamare Dio o Universo.

Puoi avere la sensazione che qualcuno che hai appena incontrato ti sia familiare, e sicuramente non sbaglierai.

Ognuno di noi vive contemporaneamente due “realtà” diverse: quella del mondo esteriore e quella del mondo interiore.

Il mondo interiore è decisamente più personale e meno oggettivo: il tempo qui scorre in modo diverso da quello che segnano gli orologi e le percezioni sono decisamente meno logiche e più personali, spesso non condivise da chi abbiamo accanto.

Tuttavia, le nostre leggi interiori condizionano in modo importante la nostra percezione del mondo esterno e di conseguenza le nostre azioni: questo perché il mondo è filtrato attraverso la lente delle nostre emozioni e dei nostri sentimenti.

In altre parole, la Luna contribuisce a creare ciò che tu pensi essere la realtà esteriore.

 

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Viaggio nel femminile

Come anticipato l’altro giorno, con alcuni colleghi sto lavorando ad un progetto sul risveglio del femminile, che presto vedrà la luce. Nel frattempo condivido qui alcune righe scritte da Maria Elena MEA, Amica luminosa, sciamana e donna in cammino, a questo proposito:

Il Viaggio è sempre una esperienza di crescita.

Il viaggio è un percorso che può portarci ad un risveglio, una Rinascita interiore.

Perché?

Perché è nel  percorso che “ Ritroviamo noi stessi”. Allora ,Vi portiamo incontro UN VIAGGIO.

Dove?

Un viaggio nel FEMMINILE.

In ogni aspetto del Femminile visibile ed invisibile.

In ogni Archetipo del Femminile che silenzioso si manifesta dentro di noi.

Perché  il Femminile possa Rinascere in tutta la sua forza e la sua Sacralità.
Maria Elena MEA 🌛🌝🌜

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Il risveglio del femminile

Nel cercare un’immagine per questo articolo, mi sono resa conto, senza troppo stupore, che il simbolo per eccellenza del femminile è anche il simbolo del pianeta Venere, a riprova di quanto gli astri siano connessi con il mondo non solo terreno, ma anche interiore.

Energia femminile: Venere e Luna

Venere, nota come Dea della Bellezza, rappresenta inoltre le fondamentali funzioni di equilibrio, armonia, bilanciamento degli opposti, serenità e calma interiore, eleganza, capacità di intessere relazioni. Tutte doti archetipicamente femminili.

Astrologicamente, infatti, Venere e Luna sono i corpi celesti che principalmente rappresentano l’energia femminile di una persona: il tuo modo di accudire, di occuparti di te stessa e di chi ami, cosa ti calma e ti fa stare bene, cosa hai bisogno di ricevere in una relazione, ma anche la tua energia creativa, la tua capacità di percepire ciò che non è visibile, le connessioni animiche, l’intuito.

La paura dell’energia femminile

Per secoli queste qualità sono state appannaggio esclusivo delle donne, che sono state anche perseguitate in alcune epoche, proprio per via di alcune di queste doti: pensa alla caccia alle streghe dei secoli medievali. Donne che sono anche state tagliate fuori dalla maggior parte delle attività sociali: il mondo femminile era delimitato dalle mura domestiche, quello maschile era invece lo sconfinato mondo esterno.

Questa distinzione di ruoli ha portato ad una cesura nettissima anche nell’ambito personale più interiore: gli uomini hanno relegato nelle profondità più buie della propria anima i propri aspetti più dolci, teneri e vulnerabili, proiettandoli sulle donne e soffocandoli dentro di sé come debolezze indesiderate, mentre le donne hanno potuto vivere la propria affermazione personale e sociale, la propria aggressività e ambizione, solo attraverso i mariti, proiettandole su di loro, impossibilitate ad occuparsi personalmente della propria crescita ed evoluzione nel mondo esterno.

Detto astrologicamente: gli uomini hanno proiettato sulle donne le proprie Luna e Venere, mentre le donne hanno proiettato sugli uomini i propri Sole e Marte.

Oggi, nell’Italia del 2022 sorrido quando mi viene chiesto, a onor del vero da signore di una certa età: “Ma il Sole nel mio tema natale rappresenta mio marito?”, e ancora una volta devo rispondere che “dipende”, ma in effetti è una identificazione che fortunatamente sta venendo meno, in una società in cui una donna può lavorare, vivere da sola, decidere se sposarsi o meno, e nel caso con chi, se avere o no dei figli e se dedicarsi alla carriera.

La trappola

Le donne stanno finalmente recuperando la possibilità di essere ambiziose, autonome, agire e decidere per sé stesse, combattere le proprie battaglie; in poche parole, stanno integrando il proprio Sole e il proprio Marte.

Tuttavia, nell’entrare in un mondo che fino a pochi decenni fa era di appannaggio esclusivamente maschile, alcune donne sono cadute in una trappola insidiosa: hanno potenziato al massimo la propria energia maschile, soffocando quella femminile. Proprio la stessa cosa che gli uomini hanno fatto per secoli.

Ecco donne che utilizzano aggressività, competitività e rabbia per farsi strada, riproponendo gli stessi schemi squilibrati che il maschile ha utilizzato mettendo da parte l’anima, l’empatia e la gentilezza, al caro prezzo di disconoscere una parte importante di sé stesse.

Fortunatamente negli ultimi tempi, grazie all’affermarsi di discipline olistiche, percorsi di crescita personale, astrologia evolutiva, coaching, ecc. molte donne hanno iniziato a rendersi conto che non è necessario soffocare una parte di sé per vivere felici e perseguire il proprio scopo di vita, anzi, proprio il contrario: per vivere una vita piena e soddisfacente è indispensabile integrare in sé tutti quegli aspetti, e farli fluire armoniosamente e in equilibrio.

Il risveglio del femminile

Ecco il vero “risveglio del femminile”: il momento storico in cui le donne si riappropriano della propria energia vitale e creativa, della propria sensibilità ed empatia, e le utilizzano non per competere con il maschile, ma per armonizzarsi con esso creando un mondo più sostenibile sul piano sia personale sia professionale.

Da qui può nascere anche la possibilità per gli uomini di rientrare in contatto con il proprio femminile interiore, e trovare così un reale equilibrio.

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