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Le relazioni tossiche nel tema natale

Alcune persone vivono relazioni serene e felici che durano tutta la vita, altre si trovano invece ad instaurare relazioni tossiche: relazioni in cui si creano squilibri e giochi di potere, ossessioni, gelosie, manipolazioni.

A volte se ne esce, a volte invece queste relazioni si protraggono per tutta la vita, magari con momenti di ritorno nell’arco di diversi anni.

In questi casi di solito mi sento chiedere “ma perché trovo sempre uomini/donne sbagliati?” e di norma mi si chiede di guardare il tema natale dell’altra parte della coppia per capire “perché lui fa così”.

Perché attiri gli uomini sbagliati?

In realtà, colpo di scena, di solito la risposta si trova nel tema natale di chi pone la domanda, ed è la domanda ad essere mal posta. In realtà dovrebbe essere “perché mi piacciono gli uomini così? Perché li attiro e ci rimango insieme anche quando mi accorgo che sono sbagliati per me?”.

Il tema natale contiene moltissime informazioni sul tuo modo di vivere le relazioni: tra i vari elementi da tenere in considerazione quando si esamina l’aspetto relazionale di un tema natale ci sono sicuramente Luna e Venere, che rappresentano le funzioni legate all’emotività e alla capacità relazionale (anche negli uomini, ovviamente).

Quando Luna o Venere sono congiunte o sono in aspetto difficile con pianeti come Plutone, Chirone o Saturno, questi sono sicuramente fattori che possono indicare la tendenza ad instaurare una relazione tossica, con sfumature diverse, ovviamente, in base al pianeta interessato.

Relazioni tossiche: ferite che chiedono di essere guarite

Non si tratta di una condanna però: la questione è che se hai nel tuo tema natale questi aspetti hai probabilmente delle ferite interiori, probabilmente anche karmiche, che chiedono di essere viste e guarite, e lo fanno attraverso relazioni sbagliate.

Altra questione è quella dei pianeti che popolano la settima casa: qui la presenza di pianeti come Plutone, Saturno, Chirone, ma anche Urano o Nettuno, possono rappresentare una persona che ha alcune ferite che si possono manifestare proprio nell’ambito delle relazioni.

Cambiare prospettiva

Se noti nel tuo tema natale alcune di queste dinamiche, e in effetti riconosci di essere attratta dagli “uomini sbagliati”, la domanda da fare non è “Perché trovo sempre uomini sbagliati?” ma piuttosto

“Cosa questi uomini mi mostrano di me? Su quali ferite devo lavorare per vivere finalmente delle relazioni sane?”.

Il primo passo è un passo di consapevolezza delle proprie dinamiche e in questo un Astrologo può aiutare moltissimo.

 

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Luna piena in Toro: quando il karma è maturo

Oggi, 8 novembre 2022, si verifica un’eclissi di Luna con Luna piena nel segno del Toro, congiunta ad Urano e al Nodo lunare nord, intorno ai 15 gradi del segno.

Si tratta di un evento energeticamente molto potente, che chiunque abbia dei pianeti personali in quella zona avvertirà con una certa intensità emotiva.

Si sa, la Luna è molto rapida nel suo movimento: veloce, mutevole, umorale. Nel giro di poche ore si sposta altrove e il tuo umore cambia, soprattutto se nel tuo tema c’è molta acqua.

Il momento karmico

Ma questa volta c’è di più: la Luna attiva la congiunzione Urano-Nodo Nord, molto più lenta e importante dal punto di vista karmico. Ebbene, sospetto che chi di voi ha, intorno ai 15 gradi del Toro o dello Scorpione oppure anche di Leone o Acquario, i propri nodi lunari oppure i governatori del nodo lunare sud stia vivendo un momento karmico cruciale.

Forse ti si ripresentano situazioni che pensavi di aver chiuso, cambiato, modificato in profondità. Forse riaffiorano vecchie ferite che credevi di aver guarito. Forse, semplicemente, ti trovi ad un bivio e la tentazione di riprendere la vecchia strada conosciuta è forte. Come recita il vecchio detto “chi lascia la strada vecchia per la nuova, sa quel che lascia ma non quel che trova”. Chissà perché è un detto che ha sempre una connotazione abbastanza negativa, che viene tirato fuori da chi, di solito con una certa aria di superiorità, ti ricorda che lui ti aveva avvisato di non commettere quell’errore!

Imparare a rompere gli schemi

Però se ci pensi, il detto di per sé è neutro, si limita a riportare un dato di fatto. In più aggiungerei che a volte proprio perché la strada vecchia è ben nota e sappiamo benissimo dove ci porta, cioè contro il solito vecchio muro, potrebbe ben essere il caso di tentarne una nuova, così, per cambiare.

Il Karma è abitudine, rifare sempre le stesse cose aspettandosi un risultato diverso. A te stanno la forza e la volontà di interrompere il circolo vizioso e uscire dal tunnel della ripetizione compulsiva, e questo è il momento di farlo, se questa Luna piena in Toro illumina il tuo percorso.

Se pensi che sia il tuo momento, ma non sai che pesci prendere, scrivimi e lascia che ti aiuti.

 

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Elemento Acqua: guarigione, rigenerazione e recupero

L’Acqua è il quarto elemento, quello di Cancro, Scorpione e Pesci.

Ciò che ti permette di sentire, di provare emozioni. Associate all’acqua ci sono anche le Case quarta, ottava e dodicesima e i pianeti che governano questi segni: rispettivamente Luna, Marte e Plutone, e Giove e Nettuno.

Ciò che ti rende umano

Senza l’Acqua non saremmo umani: essa è l’elemento dell’Anima, dei sentimenti, di ogni stato emozionale, della compassione. Ma se questo fosse tutto, se si trattasse semplicemente di idealizzare i nostri stati d’animo, le persone caratterizzate da questo elemento non si alzerebbero neppure dal letto la mattina, invischiate nei propri stati emotivi.

No, c’è molto di più nell’elemento Acqua: parliamo qui di resilienza spirituale.

L’Acqua nutre la vita: tre giorni senza una goccia d’acqua e sei morto. Questa affermazione è tanto letterale quanto simbolica: c’è un’acqua che nasce dalle sorgenti montane e che nutre il corpo, e poi c’è un’altra acqua, quella che nutre l’Anima.

Magari hai divorziato, o sei passata attraverso una brutta rottura. Forse il tuo amato è morto improvvisamente. Sei triste e provi un immenso dolore: questo processo passivo è necessario e merita rispetto e comprensione. Ma cinque anni dopo, stai bene. Puoi amare ancora, puoi avere fiducia nella vita.

Cos’è che permette questo miracolo?

Gli aspetti attivi dell’elemento Acqua

Quando hai il cuore infranto non vedi speranze, magari pensi che non amerai più. Ma poi accade, come un miracolo. Come accade? Come sei guarita? Quale meccanismo ti ha rigenerata? Questi sono gli aspetti attivi dell’elemento Acqua.

Spesso non li comprendiamo, non ne siamo consapevoli perché si muovono profondamente dentro di noi, collegando la nostra consapevolezza alla nostra anima, agli istinti e all’immenso mondo del subconscio.

Possiamo tuttavia cooperare con quelle forze di guarigione, stringere un’alleanza con esse.

L’acqua scivola sempre al livello più basso, è una legge fisica, e in un certo senso è ciò che anche i tre segni di acqua fanno: ci guidano nei territori interiori della psiche, conducendoci attraverso labirinti di difese e cicatrici emotive, sempre più in profondità dove ancora vivono le ferite aperte e attive.

Una volta laggiù, essi attuano un processo di guarigione attiva: ciò che può renderti nuovamente integra e sana.

Per guarire devi guardare in faccia quelle ferite profonde, percepirle, permetterti di essere vulnerabile. L’Acqua è ciò che ti invita a restare a cuore aperto davanti alle situazioni più brutali: ecco quanto può essere feroce.

E per quanto sia l’elemento della sensibilità e delle emozioni, non c’è nulla di debole nell’Acqua.

 

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Elemento Aria: l’arte di interpretare la realtà

Il terzo elemento è l’Aria, quello di Gemelli, Bilancia e Acquario.

Ciò che collega il nostro cuore e la nostra mente al mondo intorno a noi. Associate all’Aria ci sono anche le Case terza, settima e undicesima, e i Pianeti che governano i segni di Aria: Mercurio, Venere e la coppia Saturno-Urano.

La funzione mentale e cognitiva

Normalmente l’elemento Aria è descritto come legato alla funzione mentale e cognitiva, ma questo a volte lo fa percepire come qualcosa che resta distante dal resto della vita, come un osservatore freddo e distaccato. Tutto vero, ma c’è molto di più!

L’elemento Aria è quello che fornisce il collegamento tra la realtà interiore della consapevolezza e la realtà esterna del mondo tridimensionale. Immagina di essere con un amico nel bosco di notte e di sentire un suono: a te sembra uno spaventoso ululato, a lui sembra un semplice uccellino in lontananza. Chi ha ragione? Forse nessuno dei due, magari è un’automobile, o una radio.

Nessuno di noi vive davvero nel mondo reale: tutti viviamo dentro la nostra interpretazione della realtà.

Hai mai sentito la frase “la mappa non è il territorio”? Ecco.

E’ però tutto ciò che abbiamo e l’importante è restare aperti ad aggiornare le mappe man mano che esploriamo con curiosità il territorio, perché fidarsi della mappa sbagliata può essere fatale.

Mantenerti allineato al mondo esterno è il compito dell’elemento Aria

L’elemento Aria, quando si comporta in modo sano, procede ad aggiornare costantemente le tue mappe interne cercando di allineare il più possibile ciò che c’è nella tua testa a ciò che in realtà sta accadendo fuori.

Ecco il nocciolo della lezione che ci arriva dall’elemento Aria: crediamo di osservare la realtà, ma la nostra interpretazione potrebbe essere completamente errata e potremmo essere gli ultimi a venirlo a sapere.

Il percorso evolutivo sta non tanto nell’imparare a fidarci dei nostri sensi, quanto nell’imparare a rendere i nostri sensi degni di fiducia.

Le disfunzioni dell’elemento Aria

Ecco un interessante elenco di situazioni in cui l’elemento Aria si comporta o si è comportato in modo disfunzionale:

  • Scegli un pregiudizio qualunque: sessismo, razzismo, omofobia. In ciascuno di essi vediamo una vivida rappresentazione del trionfo di credenze errate sulla reale osservazione.
  • Un partner insicuro teme ossessivamente il tradimento da parte del compagno che in realtà è fedele: come andrà a finire la relazione?
  • Il mercato azionario è in caduta libera. Molte persone in preda al panico si precipitano a vendere. Alcuni invece con freddezza decidono in quel momento di iniziare ad acquistare. Chi diventa ricco?
  • “Non c’è nulla di nuovo da scoprire in fisica”, disse un fisico del 19simo secolo alcuni anni prima che Einstein pubblicasse la Teoria della Relatività.
  • “Cartoni animati con un topo?! Che idea orribile! Terrorizzerà tutte le donne incinte”, disse Luis Meyer capo della MGM rifiutando Topolino creato da Walt Disney nel 1928.
  • “In futuro ci saranno soltanto 4 o 5 persone interessate a comprare un computer”, 1943 Thomas Watson, presidente della IBM.
  • “La loro musica non funziona, e le band che usano chitarre sono assolutamente fuori moda”. 1962, un portavoce della Decca Records riferendosi ai Beatles.

Concludo con una citazione: “Le menti mediocri condannano abitualmente tutto ciò che è oltre la loro portata”. Francois de La Rochefoucauld

 

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Elemento Terra: concretizzazione

L’ elemento Terra è il secondo in ordine di apparizione nello zodiaco: quello di Toro, Vergine e Capricorno.

Lo spirito che si manifesta nel corpo.

Associate alla Terra ci sono anche le Case seconda, sesta e decima, e i Pianeti che governano i segni di Terra: Venere, Mercurio e naturalmente Saturno.

Il legame tra Terra e corpo fisico

Le varie dottrine religiose hanno per lo più istituzionalizzato nel corso dei secoli il fatto che il corpo sia nemico mortale dello spirito, tuttavia, forse per compensazione, viviamo oggi in una società che tende a mettere il corpo al centro; basta pensare ai fatturati delle aziende che si occupano di prodotti o trattamenti di bellezza, al cibo biologico, alla chirurgia estetica, alle palestre, e per altro verso all’inevitabile contraltare di tutto questo, meglio conosciuto come “body shaming”, che alla fine è semplicemente una delle molte forme che il bullismo può assumere.

Il punto però è molto semplice, e tra poco sarà anche comprensibile il nesso con l’elemento Terra: gli ideali fisici a cui tutti ambiscono di fatto semplicemente non esistono.

Nessuna star del cinema, attrice o attore, ideale di perfezione è realmente “perfetta”: sono archetipi che nascono e vivono nel mondo delle idee, nel dominio del Fuoco, dell’Aria e dell’Acqua ma non certo in quello concreto e reale della Terra.

La missione di chi ha un forte elemento Terra

Ed ecco il lavoro dell’elemento Terra e di chi ha quell’elemento dominante nel proprio tema natale: cercare di rendere reali gli ideali, di portare sulla Terra e rendere concreto ciò che appartiene al mondo delle idee.

Gli ideali però incontrano sempre difficoltà e resistenza nello sforzo di trasformarsi in realtà: ostacoli, persone con idee opposte, limiti economici, nemici e ogni tipo di blocco pratico; sono costretti quindi a scendere a compromessi, oppure a morire a causa del loro intransigente idealismo. I compromessi non piacciono a nessuno, tuttavia senza di essi nulla accade.

La perfezione non esiste e a questo bisogna abituarsi, bisogna provare a concretizzare le cose, fare del proprio meglio. E questa è la parte “fisica” del regno della Terra.

Il legame con lo Spirito

Ma non si può abbandonare del tutto l’aspetto dello Spirito, a rischio di spingersi troppo in là con i compromessi al punto da perdere sé stessi.

Hai bisogno di un sogno, ma poi devi affrontare la parte difficile della sfida e renderlo reale: lavorare da un lato con la realtà del mondo e dall’altro senza perdere di vista il senso della tua vita.

Perché su alcune cose non si può scendere a compromessi, e nulla è più vuoto e vano di una vita vissuta senza un sogno o una visione.

 

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Elemento Fuoco: la scintilla vitale

L’elemento Fuoco è il primo elemento, quello dell’Ariete, del Leone e del Sagittario.

La scintilla vitale che dà origine a tutto. Associate al Fuoco ci sono anche le Case prima, quinta e nona e i pianeti che governano i segni di fuoco: Marte, Sole e Giove.

L’energia dell’elemento fuoco

La vita è dolce, ma è anche inflessibile, estenuante e spesso piena di drammi: dobbiamo affrontare un giorno per volta, e a volte anche semplicemente sopravvivere può apparire estremamente difficile. Ecco dove i segni di fuoco mostrano tutto il loro coraggio.

Tutti noi affrontiamo delusioni, ognuno di noi ha sogni che non si sono realizzati, tutti invecchiamo, ci ammaliamo… Tutti prima o poi siamo toccati dal dolore, dalla perdita di una persona cara, da una separazione o un divorzio, e uno dei molti modi per spiegare quello che accade è che ognuno di noi si trova in una “situazione karmica”.

Ecco dove l’astrologia ti può aiutare: il tuo tema natale descrive in modo infallibile quei nodi karmici, e contiene anche alcuni suggerimenti circa il percorso da seguire per uscirne.

L’elemento Fuoco è una parte fondamentale di quel percorso: è l’energia che dà all’essere umano la capacità di riprendersi dagli incubi della vita.

L’Anima umana può sopravvivere all’inferno e andare a ballare il giorno seguente: cosa c’è di più prezioso di questo?

Attivare il tuo fuoco interiore può essere una scelta consapevole

Tutti lo possiamo fare e l’astrologia può aiutare ognuno di  noi a migliorare nel farlo. Non hai fuoco nel tuo tema natale? Ok, ma sicuramente da qualche parte hai Sole, Marte e Giove: devi solo imparare a stimolarli intenzionalmente.

Fuoco è ciò che ti dà l’audacia di vivere, ma non è stoicismo, è resilienza.

Ci insegna come essere sinceramente felici di essere vivi: parliamo di risate, di desiderio, di erotismo e di creatività.

Come facciamo a mantenere vivo quel Fuoco interiore? Dobbiamo vivere appieno il messaggio del nostro tema natale, scoprire il nostro scopo di vita.

Se hai chiaro il tuo scopo, e ti stai muovendo verso di esso, ti senti profondamente viva, fino nel midollo. Ancora meglio, se arriverai alla fine della tua vita in quella condizione, se saprai di aver perseguito il tuo vero scopo avrai vissuto la vita che eri nata per vivere, e non c’è più grande vittoria al mondo di questa.

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Il Sole, centro della personalità

Tema natale e parto programmato

Hai Spesso si rivolgono a me mamme che mi chiedono di leggere il tema natale dei propri figli, soprattutto se piccoli o adolescenti e ogni tanto, quando chiedo i dati di nascita, mi rispondono “Però ho fatto il cesareo/parto indotto… Non so se conta”.

Il dubbio è lecito e anche io mi sono fatta delle domande in proposito, avendo due bambini nati entrambi con cesareo.

Come influisce sul Tema Natale il fatto di essere nati con un parto programmato, che sia indotto o cesareo?

Il tema natale è la fotografia, il fermo immagine, del cielo al momento della nascita: quando nasci è come se quei transiti del momento si cristallizzassero dandoti forma ed energia.

Le infinite potenzialità della tua anima entrano in un corpo e iniziano a formare una personalità, insieme all’ambiente che ti circonda e che ti accompagnerà nei primi anni di vita. Il tema natale descrive la personalità, certo, ma in quel grafico è racchiuso molto di più: c’è la storia dell’Anima che si è incarnata, ci sono tracce delle sue vite precedenti e ci sono moltissime informazioni su cosa sei venuta a fare, a imparare, a risolvere.

Non è mai un caso il momento della nascita: che sia un parto programmato o naturale, che sia prima o dopo il termine, che sia in una città o in un’altra, tutto accade esattamente dove e quando deve accadere perché l’Anima abbia esattamente quel tema natale.

“Ma il mio cesareo l’ha fissato la mia ginecologa in base alla sua agenda!”.

Certo. E la sua agenda da cosa è stata determinata? E il fatto che tu abbia scelto proprio quel medico?

Il mio punto è che abbiamo la presunzione, come esseri umani, di avere molto più controllo sugli eventi della nostra vita di quanto non ne abbiamo in effetti.

Hai davvero il controllo della tua vita?

Perché fai il lavoro che fai? Davvero l’hai scelto tu? O ti sei semplicemente adeguata ad alcune circostanze e te le sei fatte andare bene?

Come mai abiti proprio in quella casa?

Perché sei sposata proprio con tuo marito e frequenti proprio quegli amici?

Se dedichi un attimo di tempo a riflettere sulle circostanze che ti hanno portato alla situazione in cui ti trovi oggi, vedrai che hanno molto poco a che vedere con il tuo reale “controllo”.

Questo almeno è vero fino a quando non prendi davvero consapevolezza di te e delle tue circostanze, e allora puoi iniziare a decidere davvero ciò che vuoi o non vuoi nella tua vita.

Puoi fare del lavoro su te stessa, e non farti più guidare dal karma o dal destino e smettere di reagire alle circostanze attraverso le tue ferite: quello è il momento in cui davvero prendi il controllo della tua vita.

Chiara

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Cosa sono i Nodi Lunari?

La reincarnazione è reale?

I quattro elementi nel Tema Natale

I 4 elementi nel Tema Natale

Una delle prime cose da verificare quando ci si approccia alla lettura di un tema natale, che sia una lettura evolutiva o karmica, riguarda i quattro elementi.

Come sicuramente sai, ogni segno zodiacale appartiene ad uno dei quattro elementi:

  • Fuoco (Ariete, Leone, Sagittario)
  • Terra (Toro, Vergine, Capricorno)
  • Aria (Gemelli, Bilancia, Acquario)
  • Acqua (Cancro, Scorpione, Pesci).

E’ importante che ci sia equilibrio anche in questo aspetto del tema natale, dato che ognuno dei quattro elementi è fondamentale per vivere una vita equilibrata, con energie che fluiscono in modo sano, perché questo ci permette di connetterci con i nostri desideri del cuore (ACQUA), prendere energiche iniziative (FUOCO), portare avanti i nostri obiettivi, fissare obiettivi razionali e adeguati, strutturare strategie (ARIA) e perseverare fino al loro raggiungimento (TERRA), collaborando in maniera empatica e costruttiva nel rispetto dei nostri bisogni e di quelli delle altre persone (ACQUA).

Ma non sempre, anzi, molto raramente il tema natale personale è equilibrato dal punto di vista della presenza di tutti gli elementi: molto spesso anzi troviamo un elemento fortemente dominante, e uno quasi completamente assente.
Quindi come si fa, se sono nata ad esempio con poco Fuoco nel mio tema natale? Sono “fatta così” e basta? Sono condannata ad una vita di sfiducia, pessimismo e scarsa energia vitale?

Ebbene, nell’elemento mancante sta tutto il tuo potenziale di crescita: non avrai magari Fuoco nel tema natale, ma sicuramente hai Marte, Giove e il Sole. In questa vita ti è richiesto uno sforzo in più per entrare in contatto con quelle energie e attivarle. Ma tutto è dentro di te.

Elemento mancante: il partner complementare

Una strategia molto utilizzata a livello inconscio per compensare l’elemento mancante è quella di trovare un partner che ci compensi: ad esempio se ti manca l’elemento Fuoco e hai invece una dominante di Acqua è facile che ti accompagni con qualcuno che ha una dominante Fuoco e una carenza di Acqua.

Nello sforzo di interagire e portare avanti una relazione, entrambi attiverete in voi l’elemento mancante, con l’aiuto dell’altra persona.

Nei prossimi giorni dedicherò un articolo ad ogni elemento per illustrarti più in dettaglio le caratteristiche della predominanza o della assenza di ciascuno, nel frattempo se vuoi scoprire come sono distribuiti gli elementi nel tuo tema natale puoi semplicemente contare quanti pianeti hai in ogni elemento, assegnando un punto anche all’ascendente e al nodo lunare sud.

 

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Saturno e il Karma personale

Saturno, anche noto come il Signore del Karma, è uno dei Pianeti più temuti da chi si avvicina alla conoscenza dell’Astrologia.

In particolare, quando Saturno è in aspetto ai nodi lunari, nel tema di nascita, indica sempre un percorso karmico segnato dal dolore, dalla sofferenza, dalla durezza, dalla solitudine.
Una persona a me molto cara, ad esempio, ha Saturno in settima casa, governatore del suo nodo sud in quadratura a Venere in quarta casa: nelle sue regressioni ha sempre ricordato vite passate trascorse in solitudine, nel dolore della lontananza dell’amato.

Le ferite karmiche che Saturno descrive

A seconda degli aspetti e della posizione nel tema natale può segnalare una profonda ferita dell’abbandono, o del rifiuto.

I suoi transiti possono essere estremamente difficili e penosi, ma possono anche portare alla luce immense consapevolezze e una maggiore maturità. Non solo, i transiti di Saturno in aspetto con i nodi lunari possono anche, finalmente, aiutare lo scioglimento di quel karma che da tante vite ci portiamo dietro.
Attenzione, possono essere transiti molto dolorosi: tanto più provocano sofferenza quanto più non sei pronto a lasciar andare ciò che ti viene chiesto di lasciare.

Ma il dolore sta nella tua resistenza e non nel transito in sé, che può anche essere molto liberatorio.

“Mi sono resa conto che tutto ciò che fino ad oggi ho chiamato amore, in realtà non lo è nemmeno lontanamente” mi ha detto una cliente al termine di un consulto astrologico.
Quanto può essere dolorosa, ma anche liberatoria, questa nuova consapevolezza per chi viene a sciogliere un karma legato alle relazioni?

Saturno distrugge per aiutarti a ricostruire

Saturno ti aiuta a ricostruire su nuove basi, ma prima si accerta che le vecchie fondamenta siano state completamente distrutte. In questo modo la ricostruzione sarà solida, stabile e sana. Saturno ti aiuta a inserire nuove regole, più giuste ed equilibrate.

Per esperienza personale, con un transito di Saturno in trigono a Luna e Venere ho modificato la gestione domestica distribuendo compiti adatti a tutti i componenti della famiglia, sto lavorando in profondità per risanare le mie ferite emotive e sto consolidando la mia nuova identità professionale, composta dalla fusione di due importanti aspetti di me.

Saturno toglie molto, taglia, pota i rami secchi: lo fa anche se tu coltivi ancora l’illusoria speranza che quel ramo sia ancora recuperabile. Toglie le illusioni e illumina ogni cosa con la sua lucidità.

Ma poi sa ricompensare con l’aiuto, con la solidità e con l’arrivo di persone stabili e degne di fiducia. Chi arriva durante un transito di Saturno, viene per restare.

Possiamo odiarlo oppure amarlo ma quello che è certo è che a lui non importa. Fa solo il suo lavoro, e lo fa molto bene.

Chiara

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Il karma dell’abbandono

Anche l’abbandono può essere karmico

Si sente spesso parlare della “Ruota del Karma”, un destino che si ripresenta in modo circolare nella vita, o per meglio dire di vita in vita finché non viene risolto, e a volte questo può riguardare anche la ferita dell’abbandono.

Ma come funziona il ciclo karmico?

Secondo i maestri tibetani, che dedicano la vita da millenni allo studio di queste tematiche, arriviamo in questa vita non per caso e nemmeno esattamente per scelta consapevole, ma perché il nostro karma e la nostra coscienza decidono dove e quando dobbiamo incarnarci.
Nasciamo in una certa famiglia e in un certo luogo perché quelle sono le le persone e le circostanze più adatte per metterci nella condizione di esaurire il karma accumulato ed evolvere.

Cicli che si ripetono

Ti è mai capitato di dire “non sarò mai come mia madre/padre” e poi ritrovarti ad usare le stesse parole, o rimproverare i tuoi figli per le stesse cose? Oppure di renderti conto che attiri sempre lo stesso tipo di persone a livello di relazione?
A me sì.

Addirittura chi vive la ferita dell’abbandono spesso è attivo nell’andare a ricercare anche a distanza di anni proprio quelle stesse persone che l’hanno abbandonato già una volta, per scoprire poi che nulla è cambiato, e rivivere nuovamente quel ciclo di dolore.

Se ti trovi a sciogliere un karma legato all’abbandono, probabilmente l’hai vissuto sotto diverse forme:

  • abbandoni vissuti e ripetuti dalla famiglia di origine in avanti;
  • abbandonare o essere abbandonati nell’ambito delle relazioni sentimentali;
  • falsare tutta la tua concezione di amore: una sensazione di amore legata alla mancanza, all’assenza;
  • pensare “Mi ama, ma non può esserci per me“, declinato in mille forme diverse e in altrettante relazioni.

Il percorso verso la consapevolezza che chi ama c’è, sempre, è lungo e tortuoso, perché lo riconosci a livello razionale ma poi in profondità giustifichi sempre chi non c’è.

Ma la realtà è una: chi non c’è, ha semplicemente altre priorità rispetto a te. Brutale, lo so.

Hai presente? Quell’amore doloroso che ti scava dentro nell’assenza, tenuto vivo da un messaggio saltuario, da un “vorrei, ma purtroppo…”.

Nel processo di guarigione si arriva ad un certo punto finalmente non a capire, ma a “sentire” che quello che per tutta la vita hai chiamato “Amore”, in realtà non l’Amore non c’entra nulla. Ma nemmeno gli somiglia.
E questa è una nuova consapevolezza incredibilmente liberatoria.

Questo è ovviamente solo un piccolo pezzettino del percorso, una piccola nuova consapevolezza che si aggiunge alla comprensione delle dinamiche di abbandono che chi porta dentro questa ferita mette in atto: perché da vittima è un attimo trasformarsi in carnefice, abbandonare qualcuno per la paradossale paura di essere abbandonati, oppure creare tutte le premesse perché quell’abbandono tanto temuto in effetti si concretizzi.

Un passo alla volta si risolve tutto, ma insieme è meglio.

Chiara

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