fbpx

Eclissi di Sole: c’è davvero da preoccuparsi?

In questi giorni si parla molto della “temutissima” eclissi di Sole dell’8 aprile che si verificherà nel giro di poche ore: c’è chi si chiuderà in casa, chi si prepara al peggio ecc.

Vorrei subito dire che l’eclissi non è un fenomeno così raro dal punto di vista astronomico: si verifica ogni qualvolta la Luna Nuova si forma in prossimità dei Nodi Lunari, che altro non sono che i punti di intersezione tra l’eclittica solare e l’orbita lunare. In questo modo quindi si forma un allineamento tra Terra, Sole e Luna che porta la Luna ad oscurare, per qualche minuto, il Sole.

Questa eclissi si verificherà a 19° dell’Ariete e vedrà allineato al grado anche Chirone.

Il Nodo lunare Nord si trova a 15° e Mercurio retrogrado a 24°. Tutti piuttosto vicini dunque.

Specifico questi particolari perché è importante non generalizzare: non tutti saranno interessati in maniera rilevante da questo transito, ma solo le persone che nel proprio Tema Natale hanno una “zona sensibile” tra i 15 e i 25 gradi dei Segni interessati, in particolare ovviamente Ariete, Bilancia, Cancro e Capricorno.

Si tratta di un evento molto interessante dal punto di vista karmico proprio per il coinvolgimento del Nodo lunare e, in questo caso specifico, anche di Chirone: la ferita karmica per eccellenza.

Obiettivo evolutivo del nodo nord in Ariete

Chi nasce con il Nodo Nord in Ariete è venuto ad imparare ad affermare sé stesso al di là dei condizionamenti, della paura di ferire, della paura del giudizio degli altri, ecc., poiché porta con sé un karma di eccessiva accondiscendenza e accettazione anche di cose che non andrebbero più accettate.

Uscire dalla zona di comfort in questo caso significa dire quei “No” che teniamo dentro da troppo tempo, forse vite intere, ed essere più agguerriti nel difendere i nostri confini.

Il fatto che questa eclissi coinvolga anche Chirone porta l’accento sulle opportunità di guarigione di questo particolare momento, su quanto possa essere salvifico e liberatorio pronunciare finalmente quel fatidico “NO” da troppo tempo taciuto.

Di fatto un’eclissi solare si verifica quando la Luna si interpone tra la Terra e il Sole: pensa alla simbologia di questo evento.

La parte emotiva per qualche momento è libera di esprimersi

di mostrarsi al mondo, sovrastando addirittura l’ego, il Sole, il centro della personalità.

Ecco da dove deriva la tremenda fama dell’eclissi, ragione per cui gli antichi lo vedevano come presagio di disgrazie.

Certo, essendo in Ariete può venire da pensare ad un raptus, a qualche minuto di blackout mentale in cui si prendono decisioni o si dicono o fanno cose di cui poi ci si potrebbe pentire, ma questo ovviamente dipende sempre dal controllo del singolo e dal libero arbitrio di ciascuno.

E’ sempre bene ribadire che gli Astri non ci obbligano a fare nulla, donano però delle opportunità per correggere la rotta e allinearci con il nostro percorso evolutivo. Utilizziamo quindi questa eclissi così potente per portare guarigione a quelle parti di noi che ne hanno bisogno, sacrificate da secoli di scarsa attenzione a noi stessi e alle nostre necessità.

Per prenotare un consulto di astrologia karmica, clicca qui

Iscriviti alla newsletter per rimanere sempre aggiornato: https://www.linguaggiodellanima.it/#newsletter

Altri articoli che potrebbero interessarti:

L’Oroscopo karmico del 2024

La Ferita del Rifiuto e gli archetipi astrologici

La ferita del Rifiuto è una ferita molto profonda che si riattiva nell’infanzia per via del sistema familiare o dell’ambiente domestico, ma in effetti ha origini più antiche.

Si tratta di una ferita che porta la persona a sentirsi respinta in tutto il suo essere e fra le cinque ferite è la prima che si manifesta: l’Anima che torna sulla Terra allo scopo di risolverla di solito vive il rifiuto fin dalla nascita se non addirittura prima.

È il classico esempio del figlio non voluto, o desiderato di sesso diverso. È un filtro che porta la persona a sentirsi rifiutata e respinta anche quando non lo è.

Il mito di Chirone

Si può immediatamente notare l’assonanza con il mito di Chirone, rifiutato e abbandonato alla nascita in quanto deforme e frutto di violenza, non per nulla simbolo astrologico rappresentativo delle ferite karmiche.

E’ molto difficile in realtà collegare in modo netto una ferita animica con una specifica configurazione astrologica, perché non si può mai generalizzare e occorrerebbe verificare il singolo Tema natale nella sua completezza e, soprattutto, ascoltare la persona e il suo vissuto personale.

Tuttavia la ferita del rifiuto risuona in particolare con alcuni archetipi, alcune energie zodiacali bloccate o vissute alle loro ottave inferiori fino a quando la ferita non guarisce.

Ad ogni ferita inoltre corrisponde una maschera che la persona indossa per evitare di soffrire.

La maschera del fuggitivo

La maschera corrispondente alla ferita del rifiuto è quella del Fuggitivo: un corpo striminzito, contratto, che non vuole occupare troppo spazio.

Il Fuggitivo dubita del proprio stesso diritto ad esistere e spesso ha un corpo che appare frammentato, incompleto. A volte ha un incavo nel petto o nel ventre che fa sembrare la persona chiusa su sé stessa: spalle incurvate, braccia aderenti al corpo.

La persona afflitta da questa ferita tende a sfuggire nel suo mondo, o a starsene tra le nuvole, persa nel proprio universo privato.

Si tratta di una persona che, soprattutto nell’infanzia, desidera che qualcuno si accorga che esiste, anche se non crede di averne diritto.

Le corrispondenze astrologiche con la ferita del rifiuto

Astrologicamente questa ferita ha corrispondenze sia con il Segno dei Pesci sia con l’Ariete e le rispettive Case, dodicesima e prima, dove possiamo trovare Chirone, Saturno o anche il Nodo lunare Sud, soprattutto se in aspetto di tensione con altri Pianeti.

Può apparire strana l’associazione con due Segni zodiacali così differenti, tuttavia condivido con voi la riflessione che mi è sorta constatando questa doppia somiglianza: il Segno dell’Ariete è colui che viene ad affermare il proprio diritto ad esistere, combattere, se necessario anche scontentando chi lo circonda.

Proprio ciò che il Fuggitivo non riesce a fare.

Attitudine che richiede grande coraggio e che è probabilmente mancata nel corso delle vite precedenti alle anime con una ferita nell’archetipo Ariete.

Chi ha nel suo Tema natale una simile configurazione coerente con la ferita del rifiuto sente di dover faticare penosamente per essere considerato.

La maschera del Fuggitivo ci porta poi al Segno dei Pesci, come se, non riuscendo ad affermarsi, la persona si rifugiasse nel segno zodiacale precedente, il Segno della alienazione, della fuga dalla realtà, del distacco dalle cose materiali.

Il Fuggitivo cerca la solitudine perché non sa come gestire l’attenzione, addirittura quando ne riceve si sente soffocare, infastidito come se la sua esistenza fosse di troppo: viene considerato un solitario e più si isola più si sente invisibile, escluso, dimenticato.

Non dobbiamo dimenticare però che tutto nasce da una ferita karmica, che è nata in un momento remoto e probabilmente dimenticato in cui è stata la persona stessa ad essersi autorifiutata, dando origine ad un circolo vizioso in cui più si autorifiuta, più ha paura di venire rifiutata.

Le dinamiche karmiche

Una persona con questa ferita continua a sminuirsi, crede di essere sempre peggio degli altri, pensa sempre di disturbare, non osa chiedere e ha paura a dire la propria opinione.

Un’ altra caratteristica del Fuggitivo è la ricerca della perfezione in tutto ciò che fa, poiché crede che se commetterà un errore verrà giudicato e dunque respinto. E questo ci porta ad un altro Segno, quello opposto ai Pesci, ovvero la Vergine.

La ricerca della perfezione può diventare addirittura ossessiva e in tal modo finirà con l’attrarre ancora più situazioni di rifiuto.

La guarigione dalla ferita del rifiuto

La guarigione passa per il coraggio di prendere sempre di più il posto che ti compete, quando osi affermare te stesso, sentendoti comunque a tuo agio se anche qualcuno pare dimenticare la tua esistenza.

Se ti accorgi di essere bloccato dalla ferita del Rifiuto, ti consiglio di guardare il video di approfondimento che trovi sul mio canale Youtube, e iniziare un percorso di guarigione.

Prenota una call con me cliccando qui se vuoi sapere come posso aiutarti, oppure registrati direttamente sulla piattaforma per accedere al percorso, iniziando i tuoi sette giorni di prova gratuita.

Se questo articolo ti è stato utile, iscriviti alla newsletter cliccando qui: https://www.linguaggiodellanima.it/#newsletter

Altri articoli che potrebbero interessarti:

L’Oroscopo karmico del 2024

Come l’ipnosi mi ha aiutato a superare la ferita dell’abbandono

9 passi per superare la paura del giudizio degli altri

Plutone in Acquario: è davvero così spaventoso?

Negli ultimi giorni, con l’ingresso di Plutone in Acquario, le bacheche di astrologia sono impazzite: c’è chi fa testamento, chi si precipita a fare letture astrologiche per capire cosa lo aspetta, chi teme addirittura di finire ghigliottinato in un revival della Rivoluzione francese.

Prima di tutto respiriamo e calmiamoci un attimo.

Plutone è stato scoperto nel 1930, quindi non ha molto senso andare a vedere cosa è accaduto a fine ‘700 durante l’ultimo transito in Acquario, dal momento che i simboli e le trasformazioni che ha rappresentato si sono presentate storicamente molto tempo dopo, in corrispondenza all’emergere nell’inconscio collettivo di ben altre tematiche.

Le Rivoluzioni, infatti, sono da sempre territorio di Urano, che peraltro proprio in quel periodo venne scoperto, a proposito di sincronicità.

Plutone semmai corrisponde alla scoperta della psicanalisi, alle profonde trasformazioni sociali avvenute nel ‘900, tra cui non ultimo un ben diverso ruolo della donna all’interno della famiglia e, se proprio vogliamo andare alla ricerca delle sue tinte più oscure, troviamo i totalitarismi: ben diversi rispetto alle rivoluzioni, sia sul piano politico che su quello concettuale.

Simbolo di potere personale

Plutone è un simbolo legato, tra le altre cose, al potere personale e quindi anche alla gestione sana o malsana di esso, dato che, per fare una citazione colta “da grandi poteri derivano grandi responsabilità”.

Teniamo però sempre presente che come gestirlo sta a noi: nessuno, neppure il temutissimo Signore degli Inferi, viene a toglierci il libero arbitrio. Al limite viene ad osservare molto da vicino come decidiamo di utilizzarlo.

In realtà un transito di Plutone può portare a galla molti temi, soprattutto in ambito personale.

La sfida di Plutone

La sfida che il Pianeta ci sottopone è indubbiamente quella di affrontare le nostre ferite e paure più profonde e di imparare a riconoscere in noi stessi i nostri doni e, soprattutto, la nostra missione.

Le domande che porrà sono: “Perché sei qui? Cosa puoi donare al mondo?“, e sarà bene che ognuno di noi si faccia trovare preparato alla risposta.

Il Dono di Plutone

Il Dono che può derivarne è immenso: si tratta della capacità di guarire la propria anima, arricchendosi della sensazione di avere uno scopo ultimo e superiore e, naturalmente, dedicandosi ad esso.

Spesso la guarigione dell’Anima necessita di un percorso di “discesa negli inferi interiori” per confrontarci con tutto ciò che ci ha ferito nella vita: umiliazioni, bugie, abusi.

Non è un processo per deboli di cuore e difficilmente lo si affronta volentieri, tuttavia Plutone ci chiede di intraprenderlo comunque.

Durante un transito plutoniano riaffiorano nei pensieri le cose che ci hanno danneggiato in passato e se non le abbiamo risolte rischiamo di ripetere gli stessi schemi: ad esempio se porto con me la ferita del rifiuto, potrei attirare nuovamente a me circostanze in cui mi sento rifiutata o rifiuto qualcuno, con sofferenza e sensi di colpa connessi.

Se invece riesco a gestire il transito assecondando la trasformazione che Plutone mi richiede, potrò ancora percepire quegli impulsi, ma non sarò costretta a ripetere ciecamente il passato: le mie nuove consapevolezze mi permetteranno di creare un futuro differente.

Plutone e il karma personale

In questo senso, i passaggi di Plutone sono anche profondamente legati al karma individuale in quanto portano a galla antiche ferite che si sono originate in vite precedenti e continuano a riattivarsi periodicamente fino a quando non siamo finalmente pronti a sanarle.

Il tema è molto profondo e complesso, e spesso la trasformazione comporta che alcune parti di noi non sopravvivano: in questo senso possiamo in effetti parlare di “morte” durante questo transito, la morte di chi siamo stati, seguita dalla nascita di chi veramente siamo destinati ad essere.

Può essere molto utile in questo periodo assecondare il transito con strumenti che ci accompagnino nella conoscenza profonda di noi stessi, come ad esempio l’ipnosi o la psicoterapia.

Durata del transito e Segni coinvolti

Il transito di Plutone in Acquario durerà per i prossimi 20 anni, ma data la sua lentezza non interesserà ogni nativo per tutto il periodo: è fondamentale conoscere i gradi ai quali si trovano i tuoi Pianeti personali per poter restringere e individuare correttamente i momenti in cui ciascuno di essi sarà in effetti sotto l’influenza del transito.

I Segni maggiormente coinvolti saranno ovviamente l’Acquario, che affronterà il passaggio di congiunzione, il Leone con l’opposizione, e Toro e Scorpione con la quadratura. Si tratta indubbiamente degli aspetti più intensi, che richiederanno a questi Segni un profondo e coraggioso lavoro su sé stessi.

Sostenuti invece dal transito che li toccherà in modo favorevole sono Bilancia e Gemelli, Ariete e Sagittario: per loro si aprono opportunità di crescita e trasformazione profonda, ma senza quella spinta di necessità impellente.

Opportunità che comunque è sempre meglio cogliere spontaneamente, prima di esservi costretti.

Se hai deciso assecondare il transito iniziando, o approfondendo, il lavoro su te stessa, ho messo a punto un percorso mensile di esercizi, meditazioni e visualizzazioni guidate: sono già online i primi moduli, dedicati alla libertà emotiva e alla ferita del rifiuto.

Clicca QUI per iniziare la tua prova gratuita (alla registrazione il sistema ti chiederà i dati per il pagamento, ma NULLA VERRA’ ADDEBITATO fino allo scadere del periodo di prova!).

Per prenotare una lettura personale del tuo Tema Natale in prospettiva Karmica, per avere più chiarezza su come impatterà Plutone nella tua vita, CLICCA QUI

Iscriviti alla newsletter per rimanere sempre aggiornata sulle novità: https://www.linguaggiodellanima.it/#newsletter

 

Altri articoli che potrebbero interessarti:

Saturno e le relazioni amorose

Le relazioni tossiche nel tema natale

Il coraggio di guardarsi dentro

Saturno e le relazioni amorose

Data la fama di Saturno, capisco che venga abbastanza difficile associare i suoi transiti alla nascita o alla ufficializzazione di storie sentimentali.

Anzi, normalmente davanti all’arrivo di un Saturno, soprattutto se dissonante, si pensa subito a momenti difficili e, chi già vive una relazione, inizia a pensare al peggio, mentre chi è solo certo non pensa che Saturno porterà nuovi incontri.

Io per prima ammetto di essere stata molto scettica e spesso di aver predetto periodi di solitudine prolungati a chi mi chiedeva notizie della propria vita sentimentale sotto un transito di Saturno.

La smentita di Saturno

Negli anni però mi sono trovata ad essere smentita dai fatti: diverse volte ho constatato come il transito di Saturno, soprattutto in congiunzione a punti importanti del Tema, come l’Ascendente o la Luna, o addirittura di passaggio in settima Casa, abbia portato nuove relazioni, solide, stabili, esclusive e importanti, tutte qualità in effetti ascrivibili al Pianeta ad anelli.

Sia chiaro, siamo sempre davanti al “Signore del Karma”, il cui significato è associato al duro lavoro, alla solitudine, alle prove della vita che dobbiamo affrontare senza appoggi, a tutto ciò che ci fa crescere e maturare e spesso anche alla perdita. Per tutte queste ragioni viene molto più semplice e spontaneo associare i suoi passaggi alla fine di una storia d’amore, piuttosto che al suo inizio.

Eppure Saturno è un grande Maestro, e porta a ciascuno esattamente ciò di cui ha bisogno per crescere, e questo, a volte, può anche significare un nuovo partner! Magari un partner saturnino, più anziano, serio, con energie o valori Capricorno.

E’ chiaro che molto dipende anche dall’età, dalla situazione del momento della persona, e sicuramente anche dalla posizione di Saturno di nascita: in particolare la Casa astrologica in cui si trova identifica l’area della vita in cui accadranno più eventi saturnini, e quindi quella in cui siamo chiamati a crescere, a mettere in pratica le qualità che Saturno chiede di sviluppare.

Il karma relazionale

Pazienza, resilienza, autonomia, fiducia in noi stessi sono le doti che Saturno si aspetta di trovare in noi. A ben pensarci sono anche le qualità del Capricorno, che è un segno spesso accusato di essere freddo e lontano dalla passione. In realtà il Capricorno è riservato sulle proprie emozioni, ma non significa che non ne provi, anzi!

Saturno radix in una Casa relazionale ci chiede di confrontarci con l’altro per crescere e ci avvisa che probabilmente in quel settore della vita abbiamo anche il nostro carico karmico da sciogliere, così come Saturno in aspetto di tensione o di congiunzione con Venere o Luna: parte del percorso evolutivo consiste nello sciogliere i nodi karmici legati alle relazioni, che si tratti di ferite da abbandono, tradimento o rifiuto.

Ci segnala che portiamo qualcosa nelle nostre relazioni che potrebbe bloccarne un felice sviluppo, forse perché abbiamo sofferto molto in passato e ora temiamo che fidarci di qualcuno potrebbe portare solo nuovo dolore, o forse prendiamo i rapporti così seriamente da risultare soffocanti per il partner e per noi stessi. La lettura personale del Tema Natale dirà di più in proposito.

Saturno e la guarigione

Saturno tuttavia porta con sé anche il completo potenziale di guarigione e la possibilità, con serio lavoro su di sé e la necessaria dedizione, di sbloccare e volgere al meglio la sua energia, verso una relazione solida, ufficiale, esclusiva, in cui ci si sostiene e incoraggia a vicenda e si cresce insieme.

Ecco perché Saturno può portare una nuova relazione, soprattutto a chi è solo da tempo, ha imparato a stare bene e a bastare a sé stesso, e la cui esperienza di vita e di evoluzione comunque richiede di confrontarsi all’interno di un rapporto di coppia. La domanda è sempre: “Cosa devo imparare? E come posso impararlo grazie a questo transito?”.

Chiara

Prenota la lettura karmica del tuo tema natale cliccando qui: https://calendly.com/chiaravanni/letturakarmica

Iscriviti alla newsletter per rimanere sempre aggiornata: https://www.linguaggiodellanima.it/#newsletter

Se invece sei interessata a studiare l’Astrologia Evolutiva e Karmica con il mio metodo esclusivo, CLICCA QUI e compila il form per candidarti subito e fissare una call conoscitiva gratuita.

Altri articoli che potrebbero interessarti:

Urano e lo sblocco del potenziale

Le relazioni tossiche nel tema natale

Saturno e il Karma personale

L’Oroscopo karmico del 2024

Entriamo nel merito dell’Oroscopo Karmico del 2024: l’anno si apre con l’asse nodale già da qualche mese tra i segni della Bilancia e dell’Ariete, in particolare il Nodo Sud della Luna si trova in Bilancia e il Nodo Nord in Ariete, e lì resteranno fino all’inizio del 2025.

Cosa significa questo in termini di Oroscopo?

L’oroscopo karmico dell’anno

Dal punto di vista karmico si avvicina un anno in cui saremo chiamati ad un particolare esame di coscienza, soprattutto se sull’asse Bilancia/Ariete abbiamo dei Pianeti importanti, o addirittura i Nodi Lunari.

Dovremo infatti mettere a fuoco in quali settori della nostra vita siamo caduti nel lato ombra della Bilancia, dato che il transito del Nodo Sud porta alla luce le ombre del Segno interessato.

Chiediti quando nella tua vita hai fatto il possibile per evitare la verità, quando hai pagato un prezzo troppo alto pur di mantenere la pace ad ogni costo?

In che area della vita hai accettato troppi compromessi?

Quando hai sorriso, ma dentro di te sanguinavi?

Fai un attento inventario di tutti i “si dovrebbe” a cui ti sei legata: tieni quelli validi e lascia andare gli altri. “Non dovrei essere arrabbiata, non dovrei impormi…”, “Dovrei perdonare…”.

Il karma della Bilancia

Se il tuo Nodo Sud, o il governatore del tuo Nodo Sud, si trova in Bilancia, questo è per te un periodo particolare perché emerge e viene a maturazione non solo un karma collettivo ma anche personale: forse in una vita precedente eri una dama o un nobile a Corte, e forse hai dovuto sorridere molto a persone che in realtà non ti piacevano per non perdere il tuo status.

Forse eri uno schiavo al servizio di qualcuno e avevi bisogno di mantenere rapporti molto pacifici con il tuo padrone, a costo di mandare giù grossi rospi per non perdere i tuoi privilegi.

Ci possono anche essere state circostanze in cui la tua stessa sopravvivenza è dipesa dal sorridere pur essendo infelice.

Il karma collettivo della Bilancia arriva a maturazione e quindi queste domande sono adatte a tutti nel corso del 2024.

Cosa bisogna imparare quest’anno?

Ma qual è la cura? Come sempre la magia si trova sul Nodo Nord!

Essere diretto e onesto è la cura per l’ombra bilancina. Affrontare le cose può essere spaventoso quando si tiene a qualcuno, ma occorre mettere sul tavolo ciò che è stato taciuto, con onestà e schiettezza, come insegna l’Ariete.

Dire la tua verità, essere assertiva, esporre il tuo punto di vista, sono tutti esempi di cose che magari hai trascurato di fare ed è invece venuto il momento di esprimere.

Ricorda che tu non sei metà di nulla: non c’è nessuno che tu non possa perdere, perché tu sei INTERA.

La tua esistenza non deriva dalla presenza di qualcun altro nella tua vita, sei autosufficiente!

Le linee guida per il 2024

Ecco quindi le linee guida per affrontare al meglio questo periodo, in modo che sia occasione di crescita e di risoluzione di cicli karmici che si ripetono:

  1. Metti la verità sul tavolo;
  2. Usa una quantità sufficiente di forza: non troppa, non troppo poca. Il necessario per essere efficace;
  3. Non lasciarti annebbiare dalla rabbia e dalla convinzione di avere ragione;
  4. Fai ciò che ti spaventa, metti alla prova il tuo coraggio;
  5. Sii pietoso e misericordioso;
  6. Accetta la vittoria, anche se non è perfetta: trova un equilibrio con l’altro, trova un accordo.

Segui, in poche parole, il sentiero del Guerriero Spirituale: laddove l’energia di Marte incontra quella di Venere e la guerra si fonde con la pace.

Se vuoi approfondire questo tema e conoscere il tuo Oroscopo karmico del 2024 lo trovi all’interno del mio nuovo libro “Oroscopo 2024. Navigando tra le Stelle e l’Anima”, acquistabile in PDF a questo link:

Libro Oroscopo Karmico 2024

Oroscopo del 2024 segno per segno, con suddivisione per decade, per una maggiore precisione nella descrizione degli eventi astrologici dell'anno che sta per iniziare.

Contiene anche lo speciale Oroscopo Lunare, l'Oroscopo Karmico e una parte dedicata alle previsioni per le coppie.

€12.00

 

Se invece desideri fissare un appuntamento per un consulto personalizzato puoi farlo cliccando questo link.

Iscriviti alla newsletter per rimanere sempre aggiornata: https://www.linguaggiodellanima.it/#newsletter

9 passi per superare la paura del giudizio degli altri

E’ incredibile come la paura del giudizio degli altri si riverberi in ogni settore della vita quotidiana, anche il più insignificante.

Da qualche tempo sono entrata in un gruppo facebook dedicato alle mamme della mia città e ho notato una cosa che in prima battuta mi ha stupito: una altissima percentuale dei post in cui si confidano o chiedono consiglio sulla gestione di alcune situazioni relative alla famiglia o al lavoro, vengono scritti in forma anonima con una tra queste giustificazioni “conosco alcune persone qui nel gruppo e non voglio far sapere che…” oppure “mi vergogno”.

Posto che sono tutte liberissime di chiedere consigli in anonimo, questo mi ha fatto riflettere sulla vera ragione di questo anonimato così frequentemente usato, e cioè a ben guardare, la paura del giudizio degli altri.

Pensaci: se non avessero paura del giudizio delle altre, soprattutto delle possibili conoscenti, perché mai userebbero la funzione anonima? Privacy? Su facebook?

Prendere coscienza del problema

E questo mi porta al primo punto, forse il più difficile da affrontare per superare questa paura: occorre riconoscerla e diventarne consapevoli. Quante di queste donne, quandanche potessi fare loro una domanda diretta, ammetterebbero di temere il giudizio degli altri?

E tu?

Cosa ti sta fermando nella tua vita? Di cosa hai davvero paura?

Se non sei consapevole del problema, come sempre, non lo puoi risolvere. Se sei confinata nella paura del giudizio degli altri, vivrai la tua vita per compiacere gli altri.

La paura del giudizio degli altri in Astrologia

Astrologicamente, nel tema natale possiamo trovare alcuni segnali di questa paura particolarmente forte o radicata: ad esempio una forte presenza di pianeti nell’emisfero destro, quello del discendente (per capirci, nelle case dalla 4° alla 9° comprese), forti valori Leone o sull’asse Leone-Acquario, Bilancia, Cancro- Capricorno, Toro… Sono tutti segni che, per diverse ragioni, potrebbero trovare delle difficoltà nella gestione di questa paura, in particolare se ci troviamo il Nodo Sud, oppure la Luna.

Come affrontarla

Vediamo quindi come affrontarla:

  1. Mettila in prospettiva. Secondo i principi della psicologia evoluzionista, le nostre paure sono state elaborate nel corso dei millenni per garantirci la sopravvivenza. Nel paleolitico chi viveva in gruppo aveva una probabilità di sopravvivenza molto più elevata rispetto ai solitari. Chi era mal giudicato rischiava l’esclusione dal gruppo, cosa che si traduceva spesso in morte precoce. Andare contro le convenzioni sociali, o entrare in conflitto con i leader, poteva quindi essere molto pericoloso. Questo terrore di essere diversi, apparire diversi, di non essere accettati è rimasto marchiato nel nostro DNA. Oggi, fortunatamente, se una persona ha un’opinione diversa dalla tua, o addirittura è in contrasto aperto con te, questo non avrà conseguenze letali. Non morirai. È una paura ancestrale, profonda, e se non è tenuta sotto controllo può bloccarti nella tua realizzazione personale. Non puoi eliminarla del tutto, ma puoi gestirla e fare in mondo che non ti ostacoli.
  2. Smetti di giudicare negativamente gli altri, di criticare. Il mondo esterno è sempre in armonia con il nostro mondo interiore: le persone che più temono il giudizio degli altri sono anche quelle che hanno più critiche e giudizi verso gli altri. Il loro mondo interiore è esattamente quello che vedono fuori: credono che tutti siano come loro. Quello che percepisci non è che un riflesso di quello che sei, ma quello che sei è sotto il tuo controllo. Puoi scegliere da oggi di non giudicare, di non criticare, di esprimere solo cose positive sulle persone. Ognuno vede ciò che è.
  3. Smetti di giudicare te stessa e di autosvalutarti: non etichettarti mai. Gli altri avvertono le tue etichette, e se trovano dei punti deboli si sentono autorizzati ad entrare nel merito. Quello che tu vedi di brutto dentro di te è ciò che le persone attaccheranno.
  4. Sviluppa un’opinione solida e positiva su te stessa. Se non hai un’opinione solida su te stessa finirai per credere a quello che pensano gli altri di te. Se ti conosci, se conosci bene i tuoi difetti, le tue ferite, ma anche i tuoi pregi, i tuoi valori e i tuoi talenti, hai una tua opinione e non te ne importa nulla di quello che dice la tua vicina di casa. La critica fa male, farà sempre male… Ma bisogna rendersi indipendenti.
  5. Fai crescere una motivazione, un sogno, una visione più grande della paura di quello che pensano gli altri. Il tuo successo personale, vivere la vita che veramente vuoi vivere, essere di esempio per i tuoi figli… Alimentare quel sogno e proteggerlo anche dai pensieri sabotanti come “sono troppo vecchia”, “ormai è così”, “cambiare non si può”, ecc. Trova il tuo motivo.
  6. Non cercare di piacere a tutti. Devi piacere molto solo a te stessa. Nel tempo tutti noi creiamo un’immagine di noi stessi che non è quello che realmente siamo, ma è quello che vogliamo mostrare alla società. Modelliamo una immagine interiore che ci rende accettati dal branco di appartenenza: mamma perfetta, moglie amorevole, avvocato, architetto… Ma la verità qual è? Chi sei tu? Cosa vorresti fare davvero?
  7. Lavora ogni giorno per migliorare la tua opinione di te stessa e la fiducia in te stessa. Più grande diventi, più credi in te stessa, più sei forte rispetto a quello che pensano gli altri. Prendi subito il controllo del tuo dialogo interiore, di quello che dici a te stessa in ogni momento. Quel dialogo, se è negativo può essere devastante, ma se è positivo può trasformare la tua vita. Fai diventare buone quelle frasi che ripeti a te stessa ogni giorno: “io credo in me stessa, sono una persona di valore, sono amata, merito tutto quello che di bello mi accade”. Le persone ti vorranno bene, perché tu inizierai ad amare te stessa.
  8. Trova il tuo gruppo. L’uomo è un animale sociale. Quasi tutti abbiamo bisogno di appartenere ad un gruppo di riferimento, ma dobbiamo essere bravi a sceglierne uno che sia davvero valido, positivo, incoraggiante, che sia fiero di quello che facciamo, che ci sostenga. Non avere paura di lasciare un gruppo sabotante e negativo.
  9. Mettiti alla prova. Attacca il confine della tua zona di comfort. Ti fa paura esporti in un certo ambiente? Ti fa paura condividere qualcosa di te? Prova! Scoprirai che quella paura è come un muro alto, ma è estremamente sottile, crollerà con un piccolo gesto… Le gabbie spesso sono autocostruite.

Faccio l’astrologa dopo aver lasciato un lavoro tradizionale che mi rendeva infelice, ho due bambini da due papà diversi. Ho dovuto scegliere se farmi condizionare dalla paura del giudizio degli altri, oppure se vivere la mia vita.

E’ abbastanza chiaro cosa ho scelto? (Sì, è stata una scelta).

Se vuoi sapere come posso aiutarti, fissa la tua call conoscitiva gratuita cliccando qui: https://calendly.com/chiaravanni/discovery

Per rimanere aggiornata sui prossimi articoli iscriviti alla newsletter cliccando qui

Altri articoli che potrebbero interessarti:

Smettere di giudicare: ecco 3 motivi per farlo subito

Urano e lo sblocco del potenziale

Si parla tanto ultimamente, all’interno dei percorsi di crescita personale, di “sblocco del potenziale” e questa è una cosa bellissima, perché molte persone purtroppo sono davvero bloccate nella propria espressione di sé e dei propri talenti.

Sapere di essere bloccati è il primo passo per liberarsi

Alcuni sono consapevoli di essere bloccati perché sentono che potrebbero fare o avere molto di più, ma per qualche ragione non riescono; altri non ne sono neppure consapevoli, poiché vedono le sbarre della prigione dorata che li circonda come protettive anziché limitanti.

Se sei qui a leggere questo articolo, probabilmente appartieni alla prima categoria.

Forse hai molte idee e progetti, ma ti manca il coraggio di attuarli, o forse quel coraggio l’hai trovato, ma hai dovuto scontrarti con molte difficoltà esterne che ti hanno scoraggiato.

I blocchi e l’Astrologia Karmica

I blocchi possono essere i più svariati, ma principalmente si manifestano in problematiche economiche o emotive, e spesso hanno origine in traumi legati a vite passate che vengono per così dire “risvegliati” da persone o situazioni che incontriamo nella nostra vita attuale.

Come si collega tutto questo all’astrologia karmica?

I blocchi vengono collegati simbolicamente a Saturno mentre Urano è il “liberatore”. Sono i due rappresentanti di un conflitto archetipico che tutti noi portiamo al nostro interno: Urano cerca sempre di liberarsi dai confini e dalle limitazioni di Saturno.

Quando iniziamo a pensare per noi stessi, individualismo uraniano, ecco che sorge il nostro potenziale di uscire dagli schemi. Quando iniziamo a pensare con la nostra testa, ecco che diventiamo consapevoli di noi stessi, e ci avviamo verso la libertà.

Tuttavia, in termini di Trauma, ripercorrendo con la mente ciò che la storia ci ha tramandato, l’umanità ha dovuto fronteggiare ogni genere di difficoltà, violenze, regimi repressivi, guerre, carestie, malvagità… E tutto questo non è separabile dalla nostra esperienza personale, anzi, è strettamente connesso a noi, vuoi in termini di inconscio collettivo, vuoi grazie al concetto di reincarnazione che, se è accettato, comporta che sicuramente nelle nostre vite precedenti avremo vissuto uno o più di questi tragici drammi.

Il passato vive in te e ti blocca in modi che nemmeno riesci a cogliere

Quando inizi ad abbracciare il tuo pieno potenziale, il tuo Urano, allora inizi a ribellarti e rigettare forme comportamentali o istituzioni ormai superate (Saturno), tuttavia esse possono ancora respingerti o punirti per la nuova direzione che hai preso.

Questa resistenza può manifestarsi attraverso persone che ti prendono in giro o che ti criticano per i tuoi nuovi interessi, o addirittura in modi più estremi attraverso più severe restrizioni o condanne.

Mentre Urano ti spinge verso il nuovo, Saturno ti impone di preservare il vecchio e se non riesci a trovare un equilibrio tra queste due parti di te la lotta tra lo spirito di individuazione e il bisogno di approvazione può diventare una fonte, in questa vita, di nuovi traumi e ferite.

Tutti noi abbiamo bisogno di incontrare noi stessi, come individui, e nello stesso tempo abbiamo bisogno di trovare il nostro spazio all’interno, e non all’esterno, di un contesto sociale: l’analisi di Urano e Saturno nel tema natale personale può darti indicazioni su come vivi queste dinamiche e che traumi porti con te da risolvere in questa vita.

Chiara

Prenota la lettura karmica del tuo tema natale cliccando qui: https://calendly.com/chiaravanni/letturakarmica

Iscriviti alla mia newsletter per rimanere aggiornata sulle novità cliccando QUI!

Altri articoli che potrebbero interessarti:

Le relazioni tossiche nel tema natale

Saturno e le relazioni amorose

Saturno e il Karma personale

L’Astrologa che vorrei – Come ho scoperto l’Astrologia

Spesso racconto di come sono arrivata allo studio dell’Ipnosi, raramente di come invece ho approcciato l’Astrologia ormai più di 10 anni fa.

No, non sono una di quelle astrologhe che ha iniziato ad osservare le stelle e a fantasticare sul loro significato fin da piccola… Sarà anche che il cielo di Milano di stelle non riesce a mostrarne poi molte, purtroppo, ma all’astrologia sono arrivata piuttosto tardi, poco oltre i 30 anni.

L’Astrologo di famiglia

Fin da piccola però, questo devo dirlo, in famiglia c’è sempre stata una certa apertura allo studio di discipline legate alla divinazione, al mondo dei simboli e all’occulto: mia madre si occupa da sempre di Tarologia e c’era comunque l’abitudine di andare una volta all’anno a fare “il punto della situazione” dall’astrologo. Il nostro astrologo ai tempi era un signore sudamericano, che ad oggi non sono riuscita precisamente a ricostruire che tipo di astrologia facesse, ma sicuramente univa quella indiana a quella occidentale. Fu il primo dal quale sentii nominare la testa e la coda del drago (aka i Nodi Lunari).

Nonostante questo, però, l’Astrologia mi sembrava un universo complicatissimo e distante anni luce da me.

Passano gli anni, viene a mancare il nostro astrologo di fiducia e mia madre incontra per puro caso ad una conferenza l’autore di un libro sui Tarocchi che aveva studiato anni prima: lui era a Milano per tenere alcuni seminari astrologici aperti anche a chi non avesse esperienza nel settore e così andammo insieme.

Paure e credenze limitanti mi hanno tenuta per anni lontana dallo studio dell’Astrologia

Un seminario sulla testa e la coda del Drago. Di nuovo loro. I nodi lunari, le basi dell’Astrologia Karmica, di cui io ancora ignoravo completamente l’esistenza. Per me l’Astrologia era Astrologia, punto.

Fu lì che, pur non sapendo veramente nulla di case, pianeti o aspetti, mi resi conto che forse avrei potuto imparare.

Ho iniziato a studiare astrologia abbastanza tardi perché pensavo fosse difficilissimo: avevo una credenza limitante enorme, che mi ha fatto rimandare di diversi anni l’inizio del mio percorso. Non ero pronta, perché non credevo neppure di poter imparare.

Eppure di cose difficili nella mia vita ne ho imparate parecchie… La laurea in giurisprudenza non è stata esattamente una passeggiata di salute. Però chissà perché mi ero convinta di non potere. Forse mi sembrava tutto eccessivamente tecnico, mi immaginavo temi natali da erigere a mano, con calcoli complicatissimi e libroni polverosi, e stavo ferma lì, nelle mie paure.

Il cambiamento

Ma ad un certo punto qualcosa è scattato: stavo per diventare madre, Saturno transitava sulla mia Luna, Giove sul Sole e Nettuno e Chirone sull’Ascendente, e decisi di provare. La curiosità ha avuto la meglio sul timore, non lo so, o forse è stato solo un pizzico di coraggio al momento giusto, con Marte trigono al mio Sole. Ho contattato l’astrologo del seminario e gli ho chiesto di insegnarmi.

A quel punto si è veramente aperto un mondo davanti a me e per ogni cosa che imparavo altre dieci ne volevo sapere. Ho iniziato a conoscermi più profondamente, a capire meglio chi sono e cosa faccio qui, e nel tempo sono riuscita anche ad allinearmi alla mia missione di vita e a comprendere meglio anche chi ho accanto. Ho iniziato a osservare i transiti e a verificarli nella mia vita, dal passato al presente.

È pur vero che leggere il proprio tema natale è forse il punto di partenza di chiunque si approcci allo studio dell’Astrologia, ma è anche il punto di arrivo più difficile: non si è mai abbastanza obiettivi quando si tratta di noi! Non è nemmeno solo una questione di obiettività, è proprio che alcune cose per essere viste e ammesse richiedono un certo livello di consapevolezza, e fino a quando non si raggiunge quel livello non importa quanto palesi siano o quanto le abbiamo sotto il naso: non le vediamo, punto.

E a volte la consapevolezza si raggiunge solo a seguito di grandi dolori, e quando poi riprendi in mano il tuo tema natale ti accorgi che forse in effetti Saturno messo lì è proprio un blocco, e Nettuno in effetti ti offusca… E Chirone, beh, ma proprio lì doveva stare?!

L’Astrologa che vorrei

Nel cercare risposte per me però mi sono accorta che, lungo il percorso, potevo aiutare anche altre persone a trovare le proprie. Così ho iniziato con le consulenze, e poi con i corsi. Anzi, prima con i corsi e poi con le consulenze. E andando avanti ho scoperto che pochi astrologi fanno l’Astrologia che risuona a me, che mi rispecchia così bene (e questo è giusto e normale, ognuno trova le modalità che lo rispecchiano meglio, e tutti siamo diversi), e non nego che nel tenere corsi la mia stella polare è formare l’Astrologa da cui IO vorrei andare: che sia preparata, etica, aperta, capace di lasciarsi guidare dall’intuizione ma senza perdere contatto con i simboli. Rassicurante, ma capace di dire le cose come stanno… Anche a chi in quel momento non è pronto a vederle.

Che poi è proprio l’Astrologa che cerco di essere io ogni giorno.

Prenota la lettura karmica del tuo tema natale cliccando qui: https://calendly.com/chiaravanni/letturakarmica

Iscriviti alla newsletter per rimanere sempre aggiornato: https://www.linguaggiodellanima.it/#newsletter

Come ipnosi e astrologia ti portano oltre la Barriera del Terrore

Forse non lo sai, ma potresti essere bloccato dalla Barriera del Terrore.

Leggi fino in fondo se:

  • sei in un momento di vita in cui stai affrontando un cambiamento profondo;
  • ti trovi in una situazione che ti soffoca, personale o lavorativa, dalla quale non riesci ad uscire;
  • hai un obiettivo importante ma ti rendi conto che per raggiungerlo dovrai affrontare una grossa trasformazione.

Il tuo scopo di vita è fuori dalla tua zona di comfort

Astrologicamente, lo scopo di vita è rappresentato da diversi simboli: il Sole, la decima casa e, senza ombra di dubbio, il nodo nord.

Quest’ultimo, il punto che più di tutti rappresenta la nostra missione animica, ciò che dobbiamo imparare in questa vita, è completamente fuori dalla nostra zona di comfort. Rappresenta quel settore, quell’attività o quell’esperienza che tanto ci attrae quanto ci spaventa.

Ecco perché se hai un’idea che ti spaventa ed entusiasma nello stesso tempo, allora è probabilmente la strada giusta da seguire per raggiungere la vita che desideri.

Se ti trovi in questa fase, di spavento e di entusiasmo, sei nella fase del “conflitto”: si tratta di un conflitto interiore, una situazione nella quale anche se i risultati che ottieni sono ancora quelli che non vuoi, comunque ti senti a tuo agio perché sei nella tua zona di comfort. Nello stesso tempo aspiri a qualcosa di più e sogni come potrebbe essere la tua vita se riuscissi a prendere il coraggio a due mani e a procedere nella direzione che tanto ti attira.

La Barriera del Terrore

Ecco cosa accade se continui ad alimentare quella nuova idea: nel momento in cui essa si installa nel subconscio e si scontra con la tua precedente visione del mondo, il sistema interno va in tilt: dubbio, ansia e preoccupazione ti tormentano. Questo accade perché i due paradigmi sono contrari e incompatibili tra loro: dunque uno deve sparire.

O torni dov’eri, oppure vai avanti, ma così non puoi stare. L’idea nuova ti spinge avanti, l’idea vecchia ti riporta indietro. Sei spaventata dall’andare avanti, ma non vuoi tornare indietro e non puoi stare ferma. Questo punto di discomfort è esattamente quello della cosiddetta Barriera del Terrore (ne ho parlato in questo articolo, clicca qui).

La reazione del 97% delle persone

A questo punto la maggior parte delle persone si rifugia nella zona di comfort, accontentandosi della vita insoddisfacente che tanto detesta ma che teme di mettere a rischio: insoddisfacente ma certa. Questo meccanismo di resa è travestito e accompagnato da pensieri che lo giustificano, creati dalla vecchia te che non vuole lasciare il posto alla nuova, che ti convinceranno che sia meglio così, che alcune cose non vanno cambiate, che è troppo rischioso, ecc.

Il sollievo

Ed ecco che la prima reazione che hai di fronte a questa resa è di sollievo.

Quando rinunci ai tuoi sogni, paradossalmente ti senti più tranquilla.

Come si fa quindi per superare la Barriera del Terrore senza farsi bloccare?

  1. Riconosci che hai semplicemente introdotto una nuova idea, che non si mescola ancora con quella vecchia che hai di te stessa;
  2. Continua a nutrire quell’idea nuova con gratitudine e fede.
  3. Pensa e ragiona sui modi che potrebbero aiutarti a farla crescere, pensa ai benefici, continua a pensarci. La paura ti può portare a smettere di pensarci, a non pensarci più, ma più ci pensi più quella si imprime nel subconscio e prende forza.

Continua a spingere verso quel territorio sconosciuto di cui ti sei innamorata: nutri quell’idea. Se lo fai, stai già facendo passi in avanti verso l’abbattimento della Barriera del Terrore. E poi non farlo da sola: fatti aiutare.

Una lettura karmica e una sessione di ipnosi possono esserti di enorme aiuto a superare quel momento di blocco dandoti il coraggio che deriva dalla conferma di essere sulla strada giusta.

In ogni caso, se ti trovi sulla barriera del terrore hai solo due possibilità: o torni indietro oppure procedi verso la libertà.

Ipnosi regressiva per superare la Barriera del Terrore

L’ipnosi regressiva è uno strumento potentissimo per accrescere la consapevolezza del tuo percorso evolutivo, ma soprattutto per comprendere più a fondo quei nodi che porti con te sul piano karmico e che nonostante gli sforzi ancora non riesci a risolvere in modo soddisfacente.

Grazie ad un’esperienza di ipnosi regressiva puoi renderti conto di aver vissuto altre volte, chissà quante, le stesse dinamiche che ancora oggi ti bloccano. E’ un’esperienza potentissima, perché te ne rendi conto non in modo razionale, usando ricordi e ragionamenti, ma sul piano emotivo. Ti accorgi che non importano tanto le circostanze, in quanto sono le tue sensazioni, i tuoi sentimenti e il tuo dolore gli elementi a cui sei rimasta attaccata e che non riesci a lasciar andare, al punto da rivivere ancora e ancora esperienze che rievocano quel sentire.

Non è più una novità, ma ormai una realtà ben nota sul piano delle neuroscienze, che il dolore e in generale le emozioni negative creino una vera e propria dipendenza e che creino delle abitudini di pensiero negative e controproducenti, che tengono intrappolate tante persone in una vita di sofferenza ben al di sotto delle loro reali possibilità di sviluppo.

Tali abitudini si radicano fin da quando sei piccolo, derivano dall’ambiente che ti circonda, dalla famiglia di origine e anche da alcune esperienze traumatiche vissute in vite precedenti, talmente scioccanti e dolorose che ancora non sei riuscito a liberartene.

La bella notizia è che con l’ipnosi è possibile intervenire e modificare direttamente nel subconscio quelle abitudini di pensiero controproducenti e limitanti, sostituendole con nuove convinzioni e nuove abitudini più funzionali al benessere personale.

Astrologia Karmica per vincere la Barriera del Terrore

L’Astrologia Karmica, d’altra parte, ti permette di entrare in contatto con le “istruzioni per l’uso” della tua Anima, con quel linguaggio simbolico che, debitamente tradotto, riesce a dare forma e un significato più ampio a quanto emerge alla memoria durante una sessione di ipnosi.

Perché ho visto proprio quel momento? Perché ho rivissuto quel dolore? Cosa devo fare per passare oltre e adempiere alla mia missione di vita? Quali sono le nuove convinzioni, le nuove consapevolezze, anche le risorse che mi occorrono per raggiungere il mio scopo di vita e percorrere con successo la strada del mio percorso evolutivo?

Dunque l’abbinamento tra queste due discipline è incredibilmente potente e risolutivo: una mostra la strada, l’altra permette di percorrerla velocemente e con successo.

Chiara

Prenota la lettura karmica del tuo tema natale cliccando qui: https://calendly.com/chiaravanni/letturakarmica

Iscriviti alla newsletter per rimanere sempre aggiornato: https://www.linguaggiodellanima.it/#newsletter

Altri articoli che potrebbero interessarti:

4 fasi per uscire dalla comfort zone: la Barriera del terrore

Cosa sono i Nodi Lunari?

 

Ipnosi regressiva: le risposte alle principali obiezioni

Spesso scrivo di Astrologia karmica, più raramente di ipnosi regressiva.

Non c’è dolo in questo, solo che quello per le pratiche ipnotiche è un amore molto più recente di quello astrologico, ormai più che decennale. Però, oltre alla passione, inizio ad avere anche un po’ di esperienza, per cui vorrei condividere con te oggi le risposte alle principali obiezioni che mi vengono fatte in proposito.

1. Ogni giorno vai in stato ipnotico senza saperlo

Pensa che in realtà quotidianamente e più volte al giorno vai in stato ipnotico: ad esempio quando ti fissi a guardare qualcosa, o quando percorri sempre la stessa strada e lo fai “in automatico”, senza farci caso. Ecco, si tratta di situazioni in cui sei andata spontaneamente in stato ipnotico. Come vedi nulla di cui aver paura.

2. L’inconscio vigila sempre

Poi è importante capire cosa esattamente ti preoccupa: se pensi all’ipnosi esclusivamente come quella regressiva che può riportare alla luce traumi o antichi dolori, ok, la tua preoccupazione è sicuramente fondata, ma devi tenere presente una cosa importante, cioè che il tuo inconscio ha sempre una funzione di vigilanza e controllo rispetto a tutto quello che emerge durante una sessione. Ovvero, in altre parole, nulla mai emerge che tu non abbia bisogno di vedere in quel momento o non sia pronta ad affrontare.

3. Emerge solo ciò che ti serve e che puoi gestire

Vero è che possono emergere traumi o momenti dolorosi, di questa o altre vite, ma quando accade è sempre per portare alla luce della tua consapevolezza qualcosa che si muove in profondità e che inevitabilmente ti condiziona anche se non lo sai. O magari lo sai benissimo ed è proprio quello che ti spinge a fare questa esperienza: trovare una vita d’uscita.

Per fare una parentesi astrologica sull’argomento, i momenti più adatti per questo tipo di indagine sono quelli segnati da transiti importanti di Plutone sui pianeti personali: Plutone rappresenta infatti proprio quelle ferite che giacciono nel subconscio e che per essere sanate hanno bisogno di essere viste e integrate nella personalità.

4. Non perdi mai il controllo

Altra obiezione piuttosto frequente è “non voglio perdere il controllo”. Anche qui ti voglio rassicurare: in stato ipnotico non si perde mai il controllo, anzi, c’è sempre la coscienza che vigila e fa in modo che non accada nulla che sia contrario al tuo interesse e alla tua salute. Non solo: al termine dell’esperienza ipnotica ricorderai tutto, e potrai comunque interromperla in qualsiasi momento con un atto di volontà.

L’ipnosi però non è solo questo.

Cosa può fare l’ipnosi per te

E’ anche possibile utilizzare il processo ipnotico per modificare le tue credenze limitanti, le tue affermazioni negative e tutti i pensieri che nel tempo si sono automatizzati e le convinzioni che danneggiano la tua immagine personale e ostacolano il tuo benessere e il raggiungimento del successo.

Se già conosci il potere delle affermazioni positive (ne ho parlato qui) pensa a quanto più potenti possono essere se effettuate in stato ipnotico, e quindi fatte entrare direttamente nell’inconscio. Sicuramente possono penetrare più in profondità ed essere efficaci in modo molto più rapido.

Ad oggi ho sperimentato personalmente diverse pratiche ipnotiche, sia per il trattamento delle fobie, sia per lavorare sulle mie convinzioni limitanti, e naturalmente diverse regressioni a vite passate, e ho sempre potuto constatare un cambiamento nella mia prospettiva: una maggiore consapevolezza rispetto ad alcune circostanze che posso tranquillamente definire appartenenti al mio percorso karmico e anche la risoluzione di alcune problematiche importanti.

Allo stesso tempo sto riscontrando tantissime conferme da parte delle clienti che si rivolgono a me come astrologa karmica e poi decidono di sperimentare una ipnosi regressiva per aumentare la propria consapevolezza del percorso che stanno vivendo, o viceversa, decidono di partire dall’ipnosi regressiva e poi mi richiedono la lettura karmica del tema natale in modo da essere aiutate a comprendere con maggiore chiarezza qual è la strada da seguire.

Per saperne di più, prenota una call conoscitiva gratuita cliccando qui: https://calendly.com/chiaravanni/letturakarmica

Iscriviti alla newsletter per rimanere sempre aggiornato: https://www.linguaggiodellanima.it/#newsletter