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Tema natale e parto programmato

Hai Spesso si rivolgono a me mamme che mi chiedono di leggere il tema natale dei propri figli, soprattutto se piccoli o adolescenti e ogni tanto, quando chiedo i dati di nascita, mi rispondono “Però ho fatto il cesareo/parto indotto… Non so se conta”.

Il dubbio è lecito e anche io mi sono fatta delle domande in proposito, avendo due bambini nati entrambi con cesareo.

Come influisce sul Tema Natale il fatto di essere nati con un parto programmato, che sia indotto o cesareo?

Il tema natale è la fotografia, il fermo immagine, del cielo al momento della nascita: quando nasci è come se quei transiti del momento si cristallizzassero dandoti forma ed energia.

Le infinite potenzialità della tua anima entrano in un corpo e iniziano a formare una personalità, insieme all’ambiente che ti circonda e che ti accompagnerà nei primi anni di vita. Il tema natale descrive la personalità, certo, ma in quel grafico è racchiuso molto di più: c’è la storia dell’Anima che si è incarnata, ci sono tracce delle sue vite precedenti e ci sono moltissime informazioni su cosa sei venuta a fare, a imparare, a risolvere.

Non è mai un caso il momento della nascita: che sia un parto programmato o naturale, che sia prima o dopo il termine, che sia in una città o in un’altra, tutto accade esattamente dove e quando deve accadere perché l’Anima abbia esattamente quel tema natale.

“Ma il mio cesareo l’ha fissato la mia ginecologa in base alla sua agenda!”.

Certo. E la sua agenda da cosa è stata determinata? E il fatto che tu abbia scelto proprio quel medico?

Il mio punto è che abbiamo la presunzione, come esseri umani, di avere molto più controllo sugli eventi della nostra vita di quanto non ne abbiamo in effetti.

Hai davvero il controllo della tua vita?

Perché fai il lavoro che fai? Davvero l’hai scelto tu? O ti sei semplicemente adeguata ad alcune circostanze e te le sei fatte andare bene?

Come mai abiti proprio in quella casa?

Perché sei sposata proprio con tuo marito e frequenti proprio quegli amici?

Se dedichi un attimo di tempo a riflettere sulle circostanze che ti hanno portato alla situazione in cui ti trovi oggi, vedrai che hanno molto poco a che vedere con il tuo reale “controllo”.

Questo almeno è vero fino a quando non prendi davvero consapevolezza di te e delle tue circostanze, e allora puoi iniziare a decidere davvero ciò che vuoi o non vuoi nella tua vita.

Puoi fare del lavoro su te stessa, e non farti più guidare dal karma o dal destino e smettere di reagire alle circostanze attraverso le tue ferite: quello è il momento in cui davvero prendi il controllo della tua vita.

Chiara

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I quattro elementi nel Tema Natale

I 4 elementi nel Tema Natale

Una delle prime cose da verificare quando ci si approccia alla lettura di un tema natale, che sia una lettura evolutiva o karmica, riguarda i quattro elementi.

Come sicuramente sai, ogni segno zodiacale appartiene ad uno dei quattro elementi:

  • Fuoco (Ariete, Leone, Sagittario)
  • Terra (Toro, Vergine, Capricorno)
  • Aria (Gemelli, Bilancia, Acquario)
  • Acqua (Cancro, Scorpione, Pesci).

E’ importante che ci sia equilibrio anche in questo aspetto del tema natale, dato che ognuno dei quattro elementi è fondamentale per vivere una vita equilibrata, con energie che fluiscono in modo sano, perché questo ci permette di connetterci con i nostri desideri del cuore (ACQUA), prendere energiche iniziative (FUOCO), portare avanti i nostri obiettivi, fissare obiettivi razionali e adeguati, strutturare strategie (ARIA) e perseverare fino al loro raggiungimento (TERRA), collaborando in maniera empatica e costruttiva nel rispetto dei nostri bisogni e di quelli delle altre persone (ACQUA).

Ma non sempre, anzi, molto raramente il tema natale personale è equilibrato dal punto di vista della presenza di tutti gli elementi: molto spesso anzi troviamo un elemento fortemente dominante, e uno quasi completamente assente.
Quindi come si fa, se sono nata ad esempio con poco Fuoco nel mio tema natale? Sono “fatta così” e basta? Sono condannata ad una vita di sfiducia, pessimismo e scarsa energia vitale?

Ebbene, nell’elemento mancante sta tutto il tuo potenziale di crescita: non avrai magari Fuoco nel tema natale, ma sicuramente hai Marte, Giove e il Sole. In questa vita ti è richiesto uno sforzo in più per entrare in contatto con quelle energie e attivarle. Ma tutto è dentro di te.

Elemento mancante: il partner complementare

Una strategia molto utilizzata a livello inconscio per compensare l’elemento mancante è quella di trovare un partner che ci compensi: ad esempio se ti manca l’elemento Fuoco e hai invece una dominante di Acqua è facile che ti accompagni con qualcuno che ha una dominante Fuoco e una carenza di Acqua.

Nello sforzo di interagire e portare avanti una relazione, entrambi attiverete in voi l’elemento mancante, con l’aiuto dell’altra persona.

Nei prossimi giorni dedicherò un articolo ad ogni elemento per illustrarti più in dettaglio le caratteristiche della predominanza o della assenza di ciascuno, nel frattempo se vuoi scoprire come sono distribuiti gli elementi nel tuo tema natale puoi semplicemente contare quanti pianeti hai in ogni elemento, assegnando un punto anche all’ascendente e al nodo lunare sud.

 

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Saturno e il Karma personale

Saturno, anche noto come il Signore del Karma, è uno dei Pianeti più temuti da chi si avvicina alla conoscenza dell’Astrologia.

In particolare, quando Saturno è in aspetto ai nodi lunari, nel tema di nascita, indica sempre un percorso karmico segnato dal dolore, dalla sofferenza, dalla durezza, dalla solitudine.
Una persona a me molto cara, ad esempio, ha Saturno in settima casa, governatore del suo nodo sud in quadratura a Venere in quarta casa: nelle sue regressioni ha sempre ricordato vite passate trascorse in solitudine, nel dolore della lontananza dell’amato.

Le ferite karmiche che Saturno descrive

A seconda degli aspetti e della posizione nel tema natale può segnalare una profonda ferita dell’abbandono, o del rifiuto.

I suoi transiti possono essere estremamente difficili e penosi, ma possono anche portare alla luce immense consapevolezze e una maggiore maturità. Non solo, i transiti di Saturno in aspetto con i nodi lunari possono anche, finalmente, aiutare lo scioglimento di quel karma che da tante vite ci portiamo dietro.
Attenzione, possono essere transiti molto dolorosi: tanto più provocano sofferenza quanto più non sei pronto a lasciar andare ciò che ti viene chiesto di lasciare.

Ma il dolore sta nella tua resistenza e non nel transito in sé, che può anche essere molto liberatorio.

“Mi sono resa conto che tutto ciò che fino ad oggi ho chiamato amore, in realtà non lo è nemmeno lontanamente” mi ha detto una cliente al termine di un consulto astrologico.
Quanto può essere dolorosa, ma anche liberatoria, questa nuova consapevolezza per chi viene a sciogliere un karma legato alle relazioni?

Saturno distrugge per aiutarti a ricostruire

Saturno ti aiuta a ricostruire su nuove basi, ma prima si accerta che le vecchie fondamenta siano state completamente distrutte. In questo modo la ricostruzione sarà solida, stabile e sana. Saturno ti aiuta a inserire nuove regole, più giuste ed equilibrate.

Per esperienza personale, con un transito di Saturno in trigono a Luna e Venere ho modificato la gestione domestica distribuendo compiti adatti a tutti i componenti della famiglia, sto lavorando in profondità per risanare le mie ferite emotive e sto consolidando la mia nuova identità professionale, composta dalla fusione di due importanti aspetti di me.

Saturno toglie molto, taglia, pota i rami secchi: lo fa anche se tu coltivi ancora l’illusoria speranza che quel ramo sia ancora recuperabile. Toglie le illusioni e illumina ogni cosa con la sua lucidità.

Ma poi sa ricompensare con l’aiuto, con la solidità e con l’arrivo di persone stabili e degne di fiducia. Chi arriva durante un transito di Saturno, viene per restare.

Possiamo odiarlo oppure amarlo ma quello che è certo è che a lui non importa. Fa solo il suo lavoro, e lo fa molto bene.

Chiara

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Le mie “due anime”

Alcune di voi sanno che prima di conoscere e innamorarmi dell’Astrologia e di tutto il vasto mondo della crescita personale sono stata legale d’azienda. Per diversi anni quella è stata la mia unica fonte di reddito, frutto di anni di studio, laurea, laurea magistrale, master, ecc. Pensavo che fosse quella la mia unica strada, e per molto tempo è stato un lavoro che ho amato. Mi mancava però un pezzo importante, e più sentivo quel vuoto, quella pesantezza del fare le stesse cose noiose tutti i giorni, ma soprattutto il percepire che quello che facevo non aveva un reale valore, più quel lavoro mi andava stretto.

Sarebbe facile, molto facile, dare colpe all’esterno sulla fine di quell’esperienza aziendale, ma ho imparato che ciò che ci accade all’esterno è sempre specchio di qualcosa che abbiamo dentro e che spinge per uscire. Fatto sta che al termine della mia professione da legale, fatto salvo per qualche breve consulenza, mi sono completamente dedicata all’astrologia e alla crescita personale, quasi rinnegando quell’esperienza e anzi, giurando che non avrei mai più messo piede in un ufficio legale.

Ultimamente, però, accade che una persona di cui ho grande stima, personale e professionale, mi chieda di tornare presso il suo studio per darle una mano con alcune pratiche: lei mi considera brava, valida e affidabile, e apprezza le mie competenze legali al pari di quelle astrologiche.

Mi è tornato alla mente un incontro che mi piace definire karmico, avvenuto ormai diversi anni fa, nel pieno della mia esperienza aziendale, con un uomo di cui ho completamente rimosso sia il nome che il volto, ma la cui storia mi colpì profondamente.
Uno di quegli incontri estemporanei alla macchinetta del caffè.
Lui era un consulente presso l’ufficio IT, e in quel momento era in azienda per supportare i miei colleghi nell’installazione di una nuova piattaforma gestionale, o qualcosa del genere, e quel giorno mi raccontò che due giorni a settimana si occupava di quello, mentre altri due giorni della sua settimana erano dedicati ad un’altra sua passione: il make-up e l’hair style.
Sì, due giorni a settimana faceva il consulente IT, altri due giorni truccava e pettinava le modelle per le sfilate, shooting, eventi, ecc., il quinto giorno a rotazione in base alle necessità l’una o l’altra cosa.

Io, bloccata in quel momento nella mia professione di legale d’azienda ma già con un evidente senso di soffocamento, lo ascoltavo sognante, chiedendomi se anche per me sarebbe mai stato possibile unire questi due lati di me con una tale serenità ed armonia.
Mi sembrava fantascienza.

Ecco che oggi, a distanza di qualche anno, le mie “due anime”, o meglio, i due aspetti professionali della mia anima, hanno oggi preso la forma di una convivenza abbastanza stretta. Mi sono resa conto che non ha senso negare il mio passato, far finta che la mia formazione giuridica e la mia esperienza lavorativa in quel settore non esistano più. Esistono, e sono sempre parte di me, così come è parte di me quella che adora incontrarvi e conoscervi attraverso i simboli del tema natale e la vostra storia karmica.
Queste due parti di me si integrano, e l’una rende l’altra migliore: sono un miglior legale grazie all’empatia che lo studio dell’anima mi ha donato, e sono una migliore astrologa e soul trainer grazie all’esperienza, molto “terrena” dello studio del diritto e della sua applicazione pratica.

Non mi impongo più di scegliere, oggi quella che qualche anno fa sembrava fantascienza è realtà: metà della mia settimana è dedicata ai corsi e alle consulenze astrologiche e karmiche, l’altra metà è dedicata alle consulenze legali.
Oggi festeggio la mia ritrovata interezza.

Quando 1 + 1 fa 3. Il Tema composito

Oggi torno a parlare di Astrologia, e in particolare di Astrologia Relazionale. Un po’ perchè è il mio focus del momento, dato che sto preparando il corso che partirà a settembre (trovi tutte le informazioni qui), un po’ perchè mi sono resa conto che ancora una volta l’educazione che abbiamo ricevuto è stata nociva e fuorviante.

Siamo abituate a pensare che da sole siamo incomplete. Se a una certa età non sei fidanzata, il mondo si stupisce. Se da adulta non hai un uomo accanto, ancora il mondo si stupisce. “Ma come mai, è una donna così bella, intelligente, ecc.”. Ogni frase nasconde tra le righe l’idea che se sei sola ti manchi qualcosa.

Uscire da questa convinzione è una delle cose più difficili da fare: quante volte ti parte in automatico il pensiero “vorrei qualcuno accanto che mi completasse?”. Pensa al merchandising di coppia che esiste: il ciondolo composto da due metà di un cuore, quello che si forma unendo i due pezzi di un puzzle, ecc. Come se io fossi mezza, tu fossi mezzo, e insieme formassimo un intero.

Ebbene, ti dò una notizia: nessuno completa nessuno.

Sei già completa da sola.

Non sei mezza, non ti manca nulla.

Ammetto di aver fatto fatica, io per prima, ad interiorizzare questa consapevolezza. Dentro di me pensavo “sì, certo, è vero, sono completa… Però mi manca qualcosa. Però certe cose proprio non posso farle da sola. Però, però, però”.

L’Astrologia, ancora una volta, mi è venuta in soccorso, e in particolare lo studio del tema composito, cioè il tema natale della coppia che si forma dalla fusione dei due temi natali singoli. Ora non mi interessa addentrarmi nei tecnicismi sul calcolo del composito, sarà oggetto di futuri articoli.

Per il momento fermiamoci al fatto che la coppia ha un proprio tema natale.

Quindi c’è il mio, il tuo, e quello di ciò che noi siamo insieme. 1 + 1 = 3.

Nessun astrologo si sognerebbe mai di dire che il tema natale di una persona è mancante di qualcosa, o è mezzo: il tuo tema natale rappresenta la tua storia karmica, animica, il tuo percorso evolutivo, descrive la tua personalità, pregi, difetti, talenti, blocchi, luci ed ombre. E’ così ricco e variegato che non basta una vita per conoscerlo in tutte le sue sfumature. Come lui è un bellissimo mandala completo di ogni elemento, perfetto così com’è e allo stesso tempo ricco di energie da integrare e strade per migliorare, così vale anche per quello del tuo partner.

Ognuna di noi ha un proprio scopo evolutivo, una missione di Anima, che non dipende dal nostro compagno o dallo stare o meno con qualcuno: trova il tuo scopo. Qualcuno con cui condividerlo arriverà.

 

Karma e Libero Arbitrio

Spesso nella mia pratica di astrologia karmica mi trovo ad affrontare questo argomento: come si conciliano karma e libero arbitrio?

E’ vero che veniamo al mondo con una serie di vincoli legati al nostro passato, il cosiddetto karma, ma questo altro non è che un’abitudine poco funzionale.

Il famigerato, e tanto difficile da superare anche nel mondo del lavoro, “abbiamo sempre fatto così”.

Ecco, il karma è tutto ciò che “hai sempre fatto così”, chissà da quante vite, e ancora ti viene spontaneo fare così, anche se non è più funzionale, anche se ti provoca dolore, anche se ti rendi conto che non è utile.

Ma hai sempre fatto così, e non vedi alternative possibili.

Ecco il libero arbitrio: fare le cose in modo diverso, questa volta. Questo normalmente significa uscire dalla zona di comfort: non l’hai mai fatto prima, ma ciò non significa che sia sbagliato! Anzi, magari funziona meglio, ed è pure meno doloroso: dunque perchè non provare?

Sta tutto lì lo scioglimento del karma: quando ne sei consapevole, quando vedi che in certi ambiti della tua vita riproponi sempre le stesse dinamiche disfunzionali, è il momento di trovare un modo di fare diversamente.

Attenzione, la chiave è sempre l’Amore: non serve deprimersi, non funziona piangersi addosso e affossarsi di critiche per non aver ancora imparato la lezione. Quella lezione è lì per una ragione: la nostra Anima l’ha preparata per noi, perchè è un’esperienza che ci occorre per evolvere. Dobbiamo affrontarla con coraggio, attraversare il dolore a testa alta, e smettere di opporre resistenza.

Continuare a leggere, a studiare, aumentare la nostra conoscenza e la nostra consapevolezza, per riuscire a guardare quel dolore e quella sofferenza da una diversa prospettiva.
Non è facile, ma è il primo passo.

E poi si può sempre chiedere aiuto.

Il karma nel tema natale

Tutto è karmico nel Tema natale 

Perché sono nato con il Tema natale che ho? C’è una ragione profonda che mi ha portato a venire alla luce proprio in quel momento e in quel luogo? 

Magari abbiamo già vissuto tante altre vite, o forse no: la questione rimarrà sempre, almeno in parte, nel campo della fede. In ogni caso, tutti gli astrologi concordano sul fatto che la personalità e le situazioni del presente sono riflesse nel Tema Natale individuale; inoltre, tutti coloro che accettano l’idea della Reincarnazione concordano sul fatto che la nostra attuale personalità e le nostre presenti circostanze hanno avuto origine in vite precedenti. 

Se accettiamo l’idea dell’Astrologia e quella della Reincarnazione, la logica conseguenza è che il nostro Tema Natale attuale debba riflettere anche dinamiche antecedenti alla vita presente: è con noi fin dalla nascita, dunque qualsiasi cosa l’abbia causato deve essere accaduta prima che noi nascessimo. 

Ogni simbolo del nostro tema natale nasconde quindi una possibile questione karmica, un indizio legato ad una vita passata. Attraverso la sola Astrologia non possiamo conoscere l’intera storia karmica, ma ciò che possiamo ricercare grazie a essa è un insieme di suggerimenti riguardanti le nostre vite passate, unito a, cosa ancora più importante, un insieme di istruzioni su come continuare il viaggio evolutivo oggi nel presente. 

La porta di ingresso verso una lettura della storia karmica nascosta nel Tema natale è rappresentata da due simboli molto particolari, ovvero la Testa e la Coda del Drago, conosciuti anche come Nodi Lunari. 

Testa e Coda del Drago sono sempre opposte tra loro: se la Coda del Drago è in Ariete, la Testa sarà esattamente allo stesso grado ma in Bilancia, se la Coda è in Toro, la Testa sarà in Scorpione, e così via.  

Astronomicamente ogni pianeta, a eccezione del Sole, ha i suoi nodi; perché dunque noi ci focalizziamo su quelli della Luna? Perché la Luna rappresenta la nostra memoria emotiva, l’unica in grado di sopravvivere alla morte fisica. Noi perdiamo la nostra memoria razionale, ma conserviamo nelle nostre successive incarnazioni quella memoria di ciò che abbiamo vissuto a livello emozionale. 

Ma a cosa servono esattamente questi punti astronomici, che possiamo individuare nel tema natale? 

Conoscere meglio il tuo Drago ti può aiutare a meglio comprendere il tuo vissuto irrisolto, e avere utili indicazioni su ciò che è stata la tua esperienza emotiva in una o più vite precedenti. 

Il concetto di base su cui si fonda lo studio della materia è che non dobbiamo farci suggestionare dalla definizione di Karma un po’ troppo occidentalizzata, quella che impone che se in una vita precedente hai fatto del male a qualcuno, allora in qualche modo in questa vita la pagherai. In realtà non è affatto detto che sia così, al contrario il Karma è più simile a una coazione a ripetere: se ad esempio in una delle tue precedenti incarnazioni hai vissuto un amore impossibile, difficile o tormentato, è probabile che ancora oggi tu ti senta particolarmente attratto da questo tipo di dinamica affettiva e che tenda a riproporla e a riviverla. Se sei stato un feroce assassino, ritroverai forse in te degli accessi di ira o di violenza, o di crudeltà che magari faticherai a controllare e a integrare nella tua attuale personalità. E così via. 

Una volta compreso questo concetto fondamentale lo studio del Drago, e in particolare della Coda, diventa estremamente interessante per comprendere meglio quali sono le tue tendenze più innate e spontanee, ma anche quelle che sei chiamato a mettere in discussione e abbandonare in questa vita per poter seguire il tuo personale percorso di crescita e portare la tua anima verso l’evoluzione. 

Grazie al Drago possiamo meglio comprendere le ragioni per cui una persona potrebbe sperimentare un certo insieme di difficoltà esistenziali e questa comprensione ci porta a un elemento fondamentale della pratica astrologica: la compassione 

Riconoscere un trauma risalente a una vita precedente permette di non classificare un Tema natale come “brutto” o “segnato da aspetti negativi”, ma di leggerlo in uno spirito di rispetto empatico, di vera intuizione e, soprattutto, di incoraggiamento. Quel trauma è lì per essere guarito e risolto, e il Tema natale può essere un mezzo importante per compiere questo percorso.