Ogni volta che nasce l’idea di realizzare un desiderio importante, le azioni e la stessa realizzazione di quel desiderio si trovano fuori dalla tua comfort zone.
Tutti noi abbiamo paura di agire per via di ciò che potremmo perdere; tuttavia, si dice che “la grotta in cui hai paura di entrare contiene il tesoro che cerchi”. Ma la paura va affrontata, altrimenti niente tesoro.
E’ come se fossi divisa in due: la coscienza accetta, rifiuta e origina le idee; il subconscio, quindi la parte più profonda e non cosciente, accetta tutto ciò che arriva dalla coscienza e non può distinguere tra reale e immaginario. E’ inoltre lui a determinare la vibrazione energetica del corpo.
Il subconscio, sulla base delle informazioni che riceve, genera i paradigmi, ovvero l’insieme delle tue abitudini di pensiero che determinano i tuoi risultati. I paradigmi hanno origine dalle conversazioni con altri, dalle esperienze passate, dalle convinzioni: essi si trasformano in credenze e determinano ciò che ottieni nella vita.
Quando dentro di te pensi ad esempio “non sono abbastanza brava, intelligente, colta”, oppure “non sono degna di amore, ho un pessimo carattere e nessuno mi amerà mai” ecco che quei pensieri scendono nel subconscio, che li accetta per veri, e in base ad essi genera i paradigmi che plasmano la tua realtà e condizionano il tuo presente.
Il subconscio, infatti, lavora con la coscienza infinita dell’Universo per realizzare quelle che sono le tue profonde credenze e plasmare la realtà in base ad esse: nella realtà trovi quindi quello che è il riflesso delle tue credenze.
E le credenze vengono sempre realizzate.
Ottieni gli stessi risultati finché mantieni le stesse credenze.
Questo vale per qualsiasi ambito della vita: professionale, emotivo, sentimentale, relazionale, economico, ecc. Se vuoi cambiare i tuoi risultati devi necessariamente modificare le tue credenze su te stessa.
Ma cosa accade quando una nuova idea, un desiderio, sorge dalla tua coscienza? Ad esempio, magari desideri metterti in proprio e lasciare il tuo lavoro dipendente, oppure uscire da una relazione che non ti rende più felice.
Finché quel pensiero resta in superficie, nella coscienza, non è un problema, è solo un piccolo desiderio innocuo.
Ma cosa accade quando inizi ad agire su di esso e a fare dei passi concreti in quella direzione? Ecco che quel piccolo desiderio innocuo inizia a crescere, nutrito dalle emozioni.
Quando compare un collegamento emotivo, quando il desiderio ti fa emozionare, allora si radica nel subconscio.
Ora nel tuo subconscio hai due idee opposte e incompatibili, ed esse sono come olio e acqua, non si possono mescolare: rimango dipendente o mi metto in proprio? Porto avanti la relazione o la chiudo? Resto in questo lavoro o cambio?
Il sistema nervoso va in tilt: “Ommioddio, è un’idea assurda, non ce la farò mai. Ci saranno molti problemi, difficoltà insormontabili”. I tuoi paradigmi vogliono che tu rimanga nella zona di comfort, non certo che ti avventuri in un territorio sconosciuto. A loro modo cercano di proteggerti.
Questo meccanismo si attiva ogni volta che inizi ad imprimere una nuova idea nel subconscio: il continuo imparare, progredire e muoversi in avanti spaventa; quindi, la maggior parte delle persone si limita a restare dove è.
Paura e crescita vanno sempre di pari passo.
Quando ti avventuri fuori dalla zona di comfort attraversi sempre quattro fasi (la quarta è infondo):
L’idea nuova ti spinge avanti, l’idea vecchia ti riporta indietro. Sei spaventata dall’andare avanti, ma non vuoi tornare indietro e non puoi stare ferma. Questo punto di discomfort è esattamente quello della Barriera del Terrore.
Dubbio, paura e ansia possono indurti alla ritirata nella zona di comfort, là dove non c’è crescita.
A questo punto molte volte accade di rimbalzare dalla barriera del terrore e tornare nella fase uno, quella della schiavitù: se opterai per questa strada ti giustificherai raccontandoti che è stato meglio così, che i rischi erano troppo grandi, che non era la strada giusta per te, e così via. In un attimo tornerai nella zona di comfort, ma a quale prezzo?
Se un’idea ti spaventa ed entusiasma nello stesso tempo, allora è la strada giusta da seguire per raggiungere la vita che desideri. Se ti trovi sulla barriera del terrore hai due possibilità: o torni indietro oppure procedi verso la libertà.
4) Libertà. E’ la fase di abbattimento della barriera del terrore. Hai scelto di procedere comunque, nonostante i dubbi, le paure e le ansie non torni indietro.
La comprensione di ciò che sta accadendo ti permette di fare il fatidico passo avanti: il dubbio, la paura e l’ansia sono ancora lì, ma sai che se insisti nel tuo percorso se ne andranno velocemente. Il condizionamento cambia, e inizi a vivere in una nuova realtà.
La comprensione della barriera del terrore non la farà sparire, ma capire cosa sta succedendo ti può aiutare a superarla e a muoverti al suo interno.
Ora sai che in momenti di grande cambiamento andare in tilt è normale: la zona di crescita è sempre fuori dalla zona di comfort.
Chiara
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